La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] quale era prerogativa di quelle regolate e letterarie, come il latino stesso e il greco. Alberti non aveva letto il Devulgarieloquentia, che rimase sconosciuto fino all’inizio del XVI secolo, ma era al corrente delle discussioni tra gli umanisti a ...
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Romagna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
. Numerosi sono nelle opere dantesche, e particolarmente nella Commedia (If XXVII e Pg XIV soprattutto), i riferimenti alla R., che vi figura strettamente [...] e Studi Deputazione St. Patria Prov. Romagna " IV (1922) 1-11; F. Torraca, Il dialetto romagnolo e il bolognese nel " Devulgarieloquentia ", in " Atti e Mem. Deputazione St. Patria Province Romagna " s. 4, XVII (1926-1927) 346-357; C. Ricci, Il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una poesia lirica di argomento amoroso sul modello trobadorico in volgare locale matura [...] Io veggio ben come le vostre penne
di retro al dittator sen vanno strette,
che de le nostre certo non avvenne;
e qual più a gradire oltre si mette,
non scorta delle indicazioni di Dante nel Devulgarieloquentia si suole definire “illustre”, cioè ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] in quanto proprio qui il vicentino Gian Giorgio Trissino fa conoscere ai letterati fiorentini, in gran parte increduli, il Devulgarieloquentia dantesco, da lui da poco riscoperto, poi pubblicato e tradotto (1529) e destinato a suscitare polemiche e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] equivarrà a cantare e cantare ad amare: Non es meravelha s’eu chan / Melhs de nul autre chantador. / Que plus me tra·l cors vas amor / E belligerante e realistica di Bertran de Born considerato da Dante (Devulgarieloquentia, II,2) l’altissimo ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] è il vicentino Giovan Giorgio Trissino, a cui si deve la riscoperta e la traduzione in volgare del Devulgarieloquentia e la sua immissione nel dibattito primocinquecentesco compiuta attraverso il dialogo Il Castellano (entrambe le opere vennero ...
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Bibbia
Angelo Penna
Presa nel suo complesso (= libri dell'Antico e del Nuovo Testamento), senza dubbio la B. costituisce la fonte citata più frequentemente o comunque utilizzata da Dante. Ma nell'esame [...] . Altrettanto parco risulta in proposito il DevulgariEloquentia. Le citazioni e le allusioni sono alle affermazioni bibliche un'autorità ignota al pensiero di una mente umana, mercè de la somma luce del cielo che quella allumina (Cv IV XV 9). ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] al latino, lingua artificiale dotata di regolarità grammaticale così da poter essere identificata con la grammatica stessa. Nel Devulgarieloquentia (I, 1) Dante afferma che la lingua volgare è quella che impariamo imitando la nutrice, senza bisogno ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] (Contini 1970: 611).
È ➔ Dante nel Devulgarieloquentia (I, xi-xiv) a istituire per la in la santosa.
– Compare, el no vò danza, con l’ha sentù che le cere de vostriso rifonde sorbole si garbe.
– Trucón entro, che ’l besuogna che a’ trucón tosto ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] ?
L’estensione dell’esperienza poetica siciliana al di là della scomparsa di Federico trova conferma nel passaggio del Devulgarieloquentia (I, xii, 3-4; ➔ Dante), dove alla figura dell’imperatore viene accostata quella del successore Manfredi; nel ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...