Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] è condannato all’esilio perpetuo
1303-1305 Devulgarieloquentia
1304-1307 Convivio
1306 e seguenti Commedia
Andronicus
1592 si stabilisce a Londra come attore e drammaturgo
1593 prima de The taming of the shrew
1593-94 Venus and Adonis (sonetto) ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] segnava il trionfo di Boccaccio e Petrarca il C. si sofferma ad analizzare l'opera di Dante, specie il Devulgarieloquentia del quale afferma l'importanza e la validità.
Un altro aspetto quasi sconosciuto della sua attività è quello di trascrittore ...
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BARBI, Michele
Francesco Mazzoni
Nacque a Taviano (frazione di Sambuca Pistoiese) il 19 febbr. 1867, dodicesimo figlio di Francesco, possidente del luogo, e di Caterina Borri. Compì gli studi secondari [...] , ibid. 1932) modello - con quella del DeVulgariEloquentia curata dal Rajna nel 1896 - alle future generazioni M. B.,in Studi di filol. ital., VII (1944), pp. 7-27; G. De Robertis, Un maestro,in Studi,Firenze 1944, pp. 169-77; G. Marzot, La critica ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] sulle rime volgari per chi non aveva dietro di sé alcuna tradizione specifica di studi (Il D. non conosceva il Devulgarieloquentia dantesco); e si considera per di più il successo incontrastato che il trattato incontrerà fino al XVI secolo, l ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] degli ‘italianisti’ (tra cui i modenesi Ludovico Castelvetro e Alessandro Tassoni), che dall’edizione trissiniana del Devulgarieloquentia (➔ Dante) erano partiti per sostenere il carattere sovraregionale della nostra lingua, e l’ineluttabilità di ...
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Filologo e critico letterario italiano (n. Milano 1936); prof. di storia della lingua italiana nelle università di Genova (1968-71), di Ferrara (1971-74) e quindi di Padova. Allievo di G. Folena, ha studiato [...] storico-filologico M. M. Boiardo (ed. delle Opere volgari, 1962; La lingua del Boiardo lirico, 1963) e Dante (ed. critica del Devulgarieloquentia, 1968 e poi, con trad. a fronte e ampio commento, in Opere minori, 2° tomo, a cura sua e di altri ...
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Trovatore italiano in lingua provenzale (n. Goito 1200 circa - m. dopo il 1269). Ebbe vita avventurosa. Cominciò come giullare; fu presso Azzo VII d'Este, poi, a Verona, alla corte di Rizzardo Sambonifacio, [...] un'immagine di alta dignità. È stata proposta da G. Bertoni (1901) l'attribuzione a S. di un sirventese in lombardo, che autorizzerebbe a vedere in un passo dantesco (Devulgarieloquentia, I XV 2) un accenno a una sua produzione in volgare italiano. ...
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Famiglia romagnola, potente particolarmente a Faenza, ricordata, con Alberico di Guido, fin dal 1103. Di parte guelfa nel sec. 13º, avversaria degli Accarisi ghibellini; Dante ricorda Alberico e il figlio [...] Ugolino, rimatore, detto Buzzola, rispettivamente nell'Inferno e nel Devulgarieloquentia. Francesco, nominato difensore e capitano di Faenza (1313), ottenne di fatto la signoria. I M. la mantennero, sempre schierati col partito guelfo (salvo che ...
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Medievista (Chiabrano, Perrero, 1912 - Montichiari 1993); prof. univ. dal 1955, ha insegnato lingua e letteratura latina medievale a Roma. Le sue ricerche riguardano un largo arco di tempo, dal sec. 6º [...] (ed. con traduzione e commento, 1950; Interpretazione della Monarchia di Dante, 1962) e le sue Ricerche sul Devulgarieloquentia (nel Giornale storico della letteratura italiana, 1959). Importanza centrale, nell'ambito della produzione di V., ha l ...
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Filologo italiano (Sondrio 1847 - Firenze 1930). Alunno di A. D'Ancona e D. Comparetti, fu dal 1874 a Milano e dal 1884 al 1922 a Firenze insigne maestro di romanistica; socio nazionale dei Lincei (1907). [...] sono anche l'opera su Le origini dell'epopea francese (1884) e gli studî di filologia dantesca, in particolare sul Devulgarieloquentia, di cui curò un'edizione critica (1896), importante anche dal punto di vista della metodologia generale. ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...