LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] di Y. Luria.
Il circolo si dotò di un regolamento interno, redatto fra il 1727 e il 1731 in forma di decalogo e firmato da tutti i partecipanti. Fra gli intenti dichiarati figuravano lo studio dello Zohar e la restaurazione di Israele e della ...
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CANISTRIS, Opicino de
Hans Jürgen Becker
Fino a tempi recenti quasi nulla si sapeva della vita e dell'importanza del Canistris. Soltanto dopo il 1927, quando F. Gianani poteva identificarlo con l'autore [...] . cominciò la sua attività di scrittore: i suoi primi lavori furono un Liber metricus de parabolis Christi e un Tractatus de decalogo mandatorum, tutt'e due purtroppo perduti. Il 30 marzo 1320 celebrò la sua prima messa, ma dovette aspettare fino all ...
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PASQUALI, Pietro
Matteo Morandi
PASQUALI, Pietro. – Nacque a Due Miglia di Cremona l’11 novembre 1847 da Giovanni Battista, muratore, e Francesca Luigia Bodini, contadina.
A Cremona frequentò la Scuola [...] 1915, quando venne interrotta a causa della guerra.
Socialista umanitario di orientamento laico e anticlericale (suo Il decalogo civile spiegato ai giovani, Brescia 1911), amico personale di Giacomo Matteotti e padrino di suo figlio Matteo, collaborò ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] probabilmente simbolico, da collegare ai quaranta giorni passati da Gesù nel deserto (Homiliae XL in Evangelia, XVI), o al decalogo moltiplicato per i quattro vangeli - e la composizione di un'opera in due libri, ognuno di venti omelie, collocate ...
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FRASSINELLI, Pompeo
Roberto Zago
Le scarsissime fonti disponibili ci dicono che il F. nacque probabilmente nel 1599. Egli stesso si dichiarò in più occasioni "romano", ma la sua vicenda umana e la carriera [...] al 1641, di nuovo il 28 dic. 1649 e il 22 dic. 1654. Nell'atto di quest'ultima elezione furono stabiliti, come un decalogo, i doveri e le competenze, tra cui la durata della carica fissata in tre anni, il salario, che era stato portato a 300 ducati ...
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CASTELLANI, Emilio
Letterio Briguglio
Nacque a Venezia il 3 ottobre 1851 da Girolamo e da Teresa Prini. Interrotti gli studi ginnasiali, trovò un impiego per circa un anno, quale diurnista, presso il [...] della prossima mietitura. Camuffati da fotografi ambulanti, col treppiede e con Desanti sacchi pieni di foglietti a stampa del Decalogo dei contadini mantovani che G. Barbiani aveva scritto parodiando i dieci comandamenti, il C. e i suoi amici ...
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DEL POZZO (Dal Pozzo, Pozzo, De Puteo), Raimondo, principe del Parco
Maria Muccillo
Nacque, secondo la maggior parte dei biografi, nel 1619, o, come sostengono Ritzler e Sefrin, il 17 genn. 1622, a [...] , una Brevis notitia casuum conscientiae ... ove sono raccolti, a mo' di catechismo, i precetti della Chiesa, una spiegazione del decalogo e un elenco delle punizioni ecclesiastiche. Il 10 nov. 1668, Clemente IX lo elesse vescovo di Vieste (e non di ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] , elaborata in chiave retorica e comunicativa. L'architettura prosegue senza soste lungo queste direttrici, fino a strutturarsi in un decalogo dell'amor cortese, destinato a chi aspiri a divenire "fino" amante e a ripararsi dalla follia d'amore: l ...
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CARLETTI, Angelo
Sosio Pezzella
Nacque a Chivasso (Torino) intorno al 1414 da Pietro. Studiò nella sua città natale e poi a Bologna dove si addottorò in teologia morale e speculativa e in diritto canonico [...] teologia morale il C. si volse con un'altra sua opera, il Manuscriptum… in quo agit de decem praeceptis Decalogi et de septem vitiis capitalibus, pubblicata a Milano nel 1767. Alla trattazione sono premesse tre considerazioni relative alla scelta del ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] 1,1). È su queste basi che poggia anche l'etica paolina: essa trae i suoi contenuti non solo dalla Legge (cfr. il Decalogo), ma anche dalla tradizione sapienziale e dall'ambito culturale ellenistico (cfr. Rom. 12, 9-21). Suo carattere distintivo è la ...
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decalogo
decàlogo s. m. [dal lat. tardo decalŏgus, gr. δεκάλογος, comp. di δέκα «dieci» e λόγος «parola, discorso, comando»] (pl. -ghi). – 1. La serie dei dieci comandamenti che, secondo il racconto biblico, Dio diede a Mosè sul monte Sinai...
biodiversità urbana (Biodiversità Urbana) loc. s.le f. La varietà degli organismi viventi, incluse le loro variazioni genetiche, e la molteplicità degli habitat presenti all’interno o nei paraggi delle città, intese come ecosistemi urbani caratterizzati...