ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] della rappresentazione artistica della realtà umana, con la Commedia: sotto questo aspetto, l'appellativo di "commedia umana", prima che al Decamerone, cui è stato dato, spetta già di diritto al poema di Dante. La piena e assoluta libertà con cui si ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] l'anonimo autore (in verità Ludovico Castelvetro), venuto a sapere che il G. lavorava a una nuova edizione del Decamerone presso l'editore lionese Rovillio, gli sottopone una serie di questioni riguardanti il testo, manifestando il proprio disaccordo ...
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GUASCO, Annibale Giuseppe
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque ad Alessandria il 19 marzo 1540, secondogenito di Cesare di Annibale, dei signori di Spigno, e di Laura Guasco, appartenente a un altro ramo [...] ridosso della pubblicazione del Boccaccio espurgato da Lionardo Salviati (Venezia, Giunti, 1582), il G., "amator grandissimo del Decamerone" (Lettere, p. 34), colse l'occasione per pubblicare un elaborato rifacimento della novella IV, 1, La Ghismonda ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] contenuta nelle Osservationi della volgar lingua (1550) di Lodovico Dolce e negli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone (1585-1586) di ➔ Lionardo Salviati, ne ritiene l’impiego finalizzato alla chiarezza e alla salvaguardia della «costruzione ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] Elmo). Nella Carmosina - tratta dall'omonima commedia di A. de Musset del 1850, a sua volta ispirata a una novella del Decamerone di G. Boccaccio - e nell'Arianna, lo J. dimostrò una grande abilità nel restituire il flusso delle passioni impresse sui ...
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SIGINOLFO, Bartolomeo
Giuliana Vitale
– La data di nascita di questo funzionario angioino, tra i più autorevoli collaboratori di Carlo I e Carlo II d’Angiò, non è nota.
La genealogistica, sulla sola [...] doveva ancora essere oggetto di commenti, come sembra intravedersi in controluce nella VI novella della terza giornata del Decamerone, nella quale si può ipotizzare che la vicenda venisse ironicamente manipolata invertendo le parti, attribuendo a un ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] , Qualche ricordo di F. D. F., ibid., pp. 71 s.; C. Merlo, F. D. F. e le versioni còrse della novella I, 9 del Decameron..., ibid., pp. 73-83; E. Michel, F. D. F. e Angelica Palli Bartolomei, ibid., pp. 84-97; L. Falcucci, Tra i corrispondenti di F ...
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CORRADI, Alfonso
Bruno Zanobio
Giuseppe Armocida
Nacque il 6 nov. 1833 in Bologna, da Corrado e da Maddalena Gullini. Compì il corso di studi medi nella sua città, iscrivendosi poi alla facoltà di [...] ' primi secoli del Medio Evo e la medicina, in Il Politecnico, XXVII (1865), pp. 318-346, e Escursioni d'un medico nel Decamerone, I, Dell'anestesia e degli anestetici nella chirurgia del Medio Evo, in Mem. del R. Ist. lombardo di scienze e lett., s ...
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TORINI (Turini), Agnolo
Nicolò Maldina
Nacque a Firenze nel secondo decennio del XIV secolo. In alcuni codici è attestato con l’aggiunta Bencivennis, che potrebbe essere il nome del padre. Il decennio [...] dei morti dell’Ufficio della Grascia che registra la sua morte in data 14 agosto.
Fonti e bibliografia
D.M. Manni, Istoria del Decamerone, Firenze 1742, p. 126; G. Lazzeri, Il testamento di A. T., in A Vittorio Cian i suoi scolari dell’Università di ...
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BARTOLI, Adolfo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Fivizzano (Massa) il 19 nov. 1833, seguì per desiderio del padre i corsi di giurisprudenza presso l'università di Siena, dove conseguì la laurea nel novembre [...] contrasto delle cognate al canto d'Aspasia, dai sublimi quadri dell'Infemo dantesco ai capitoli del Bemi, dalle pagine del Decamerone a quelle di Manzoni". S'intende che l'applicazione di questo punto di vista è poi assai spesso esterna e preconcetta ...
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purita
purità s. f. [dal lat. tardo purĭtas -atis, der. di purus «puro»]. – Lo stesso che purezza, ma quasi esclusivam. in senso fig., come condizione spirituale di innocenza, di candore, di assenza di tendenze colpevoli e di desiderî non...
prosare
proṡare v. intr. [der. di prosa] (aus. avere), raro. – Scrivere in prosa: tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua (Varchi); ant., parlare, conversare con un certo compiacimento: i novellatori del ‘Decamerone’,...