DORIA, Simone
Margherita Spampinato Beretta
Nacque, presumibilmente a Genova, nella prima metà del sec. XIII e fu trovatore.
Della famiglia Doria nel sec. XIII compaione nei documenti a noi pervenuti [...] "Amics Symon", segno della maggiore giovinezza del D. rispetto a Cicala. Il testo è formato da sei coblas unissonans e due tornadas di decasillabi maschili e femminili secondo lo schema 10a 10b 10a 10b 10'c 10d 10d 10'c, di cui il Frank (I, p. 156 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In armonia con le esigenze profonde del classicismo francese, La Fontaine focalizza [...] opere “scandalose”. Dal punto di vista formale, i testi dei Racconti sono generalmente isometrici e prevalentemente scritti in decasillabi; lontani, per questo aspetto, dalla maggiore varietà formale che conoscono le Favole. Fra le sue fonti, sono ...
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Si suol chiamare alcaica una strofa frequente anche negli scarsi avanzi a noi rimasti del poeta lesbio Alceo, e di cui anche nell'antichità non si conosceva esempio più antico. È composta dei seguenti [...] alla fine del verso mediante fine di parola, sicché essi siano avvertiti dall'orecchio (regola di Lachmann: v. Lachmann). Nel decasillabo Orazio evita per lo più, ma tutt'altro che rigorosamente, fine di parola dopo la quinta e dopo la sesta sillaba ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] dramma, tutto in volgare, che si conosca è l'anglo-normanno Jeu d'Adam, o Representacio Adae, 1300 versi ottosillabi e decasillabi di anonimo del 12° sec. (ed. V. Luzarche, 1854); seguirono La creación del mundo y primera culpa del hombre di Lope ...
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UGO di Persico
Cristina Dusio
UGO di Persico. – Ignoti sono gli estremi biografici di questo poeta nato a Cremona sul finire del XII secolo.
Il suo nome figura nel congedo della Frotula noiae moralis [...] costituiscono la risposta per le rime alla Frotula noiae moralis del notaio Gerardo Patecchio composta da strofe di dieci decasillabi sul modello degli Enuegs provenzali del Monge de Montaudon.
A Francesco Novati (1896, pp. 279-288, 500-516) si ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] nella versificazione canterina e cavalleresca (Boiardo), anche nella variante con accento di 5ª, rigorosamente evitato nella lirica.
Il decasillabo prevede l’ultima tonica in 9ª posizione. Soprattutto a partire dal Settecento ha schema 3ª 6ª 9ª (così ...
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SURREY, Henry Howard, conte di
Mario Praz
Poeta, nato intorno al 1517 morto a Londra il 21 gennaio 1547. Era figlio di Thomas Howard, poi terzo duca di Norfolk; i Howard erano di sangue reale e imparentati [...] from the royal seat
Thus 'gan to speak...
Per dare al blank verse uno stampo classico, ed evitare il confronto col decasillabo rimato, il S. si sforza d'imitare le cesure e gli enjanbements dell'esametro di Virgilio, e di rompere così la monotonia ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] Il più antico, tramandato da testimoni cinquecenteschi, è il Ritmo bellunese (Castellani 1975: 57-58; Petrucci 1994: 71-72), quattro decasillabi epici inseriti in una memoria latina che esalta le vittorie di Belluno e Feltre su Treviso nel 1193 e nel ...
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PATECCHIO, Gerardo
Luca Morlino
PATECCHIO, Gerardo. – Nacque a Cremona nella prima metà del XIII secolo.
Il suo nome, compreso tra i testimoni e garanti del rinnovato patto di alleanza ghibellina tra [...] moralis, così rubricata nello zibaldone quattrocentesco che la trasmette, è invece un componimento di otto strofe di dieci decasillabi, con un congedo finale in cui Patecchio indirizza il testo al concittadino Ugo di Perso, del quale si conservano ...
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GRAY, Thomas
Ernest de Sélincourt
Poeta inglese, nato a Londra il 16 dicembre 1716, morto a Cambridge il 30 luglio 1771. Figlio di uno scrivano, Filippo Gray, studiò a Eton e qui fece amicizia con Orazio [...] . Nell'Elegia, che è meritamente una delle più note poesie inglesi, la sua arte tocca il vertice. La quartina di decasillabi non era mai stata usata con una così squisita modulazione della sua musica piana; e a questo effetto hanno contribuito la ...
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decasillabo
decasìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo decasyllăbus, gr. δεκασύλλαβος, comp. di δέκα «dieci» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso composto di dieci sillabe (o, più propriam., di dieci «posizioni metriche»: v. endecasillabo); nella metrica...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...