Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] v. Engels, 1851-1852), possedeva una combinazione unica di forze economiche e di classe e che il capitalismo maturo poteva attecchire in che l'America avesse una tradizione protestante 'decentrata', mentre la Francia aveva una tradizione cattolica ...
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Bilancio pubblico
Filippo Cavazzuti
Introduzione
Joseph Schumpeter ci ricorda che a "Goldscheid resterà sempre il merito di essere stato il primo [...] a diffondere la verità che il bilancio 'è lo scheletro [...] : un'enorme influenza sul destino dei popoli emana dal salasso economico che è imposto dai bisogni dello Stato, e dal modo autonomia impositiva degli enti locali? quale grado di decentramento si ha nelle diverse funzioni pubbliche (istruzione, sanità ...
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L'esperienza degli statuti regionali
Francesco Clementi
L’obiettivo di questo saggio è triplice: a) evidenziare, nella ricostruzione del caso italiano, i modi, le forme e le questioni principali riguardo [...] istituzionale nel nostro Paese, il terreno per sviluppare forme di decentramento e di regionalismo, quindi, non si presentò del tutto vergine se si è dentro un contesto comune di crisi economica.
Infine, l’esperienza degli statuti regionali in Italia ...
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Economia sommersa
Mario Deaglio
Definizione e tipologie
Qualsiasi attività economica che presenti la caratteristica di sfuggire all'osservazione statistica può essere indicata come appartenente all'economia [...] immediatamente note.
Tutto ciò derivava da modificazioni strutturali dell'economia e, in primo luogo, dall'introduzione di nuovi metodi produttivi che provocò un forte decentramento della produzione, rivalutando il ruolo delle piccole unità autonome ...
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Gli inquilini del Colle
Il settennato Ciampi
di Piero Ottone
10 maggio
I 1010 grandi elettori, senatori, deputati e rappresentanti delle Regioni, riuniti a Montecitorio in seduta comune, al quarto [...] separatiste poi abbandonate, ha imposto una richiesta di decentramento (con il passaggio di varie funzioni alle Regioni: Pubblicò poi, dal 1935 al 1943, la Rivista di storia economica. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si rifugiò in Svizzera ...
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Diritti e istituzioni nel passaggio dall’Impero d’Austria al Regno d’Italia
Maria Rosa Di Simone
Il sistema amministrativo e l’ordinamento giudiziario
In un articolo pubblicato sul quotidiano «La Nazione» [...] problematico in queste circostanze optare per il decentramento.
Oltre alla regolamentazione del sistema amministrativo, territorio veneto, egli illustrava con convinzione i danni economici e sociali causati dalla impossibilità di disporre liberamente ...
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Maria Chiara Romano
Abstract
Lo scritto si pone l’obiettivo di descrivere l’evoluzione istituzionale degli enti locali, muovendo dall’unificazione nazionale del 1865. Dall’introduzione della Costituzione [...] e autarchia si rinvia a Romano, S., Il decentramento amministrativo, in Scritti minori, Milano, 1990, vol. Paesi dell’eurozona e i vincoli di bilancio. Quando l’emergenza economica fa saltare gli strumenti normativi ordinari, in AIC, 2012; Scaccia ...
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I Balcani
Stefano Bianchini
La svolta di fine secolo
Fra il 1999 e il 2000, alla vigilia del nuovo secolo, grazie a un’incalzante sequenza di avvenimenti verificatisi in alcune repubbliche eredi della [...] con incisività inedite un percorso di stabilizzazione politica ed economica.
Nel dicembre del 1999, al Consiglio europeo di sua federalizzazione, e prevedendo solo un forte decentramento amministrativo a livello municipale.
Tale aspetto integrativo ...
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Sistemi locali e sfide globali
Paolo Perulli
Nei primi decenni del 20° sec. l’idea di globale fece la sua comparsa in un ristretto nucleo di pensiero filosofico, che riteneva possibile l’unificazione [...] .
La diffusione
La ritirata dello Stato nei confronti del mercato e il decentramento operativo della produzione hanno avuto un corrispettivo nella diffusione del potere nell’economia mondiale. Uno slittamento di potere dallo Stato al mercato è stato ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] a favore dell’estensione del voto e del decentramento amministrativo contro lo statalismo dominante.
In sostanza, a Osservò che il corporativismo fascista, lasciando intatti i poteri economici più forti, metteva in condizione lo Stato di assommare ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...