CORRENTI, Cesare
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 3 genn. 1815 da Giuseppe, di "antica famiglia patrizia" (Massarani, p. 21)e da Teresa Gerenzani.
Le non floride condizioni della famiglia non impedirono [...] di un programma di autonomia comunale e provinciale e di decentramento delle funzioni dello Stato.
Il 17 febbr. 1867 B Si preoccupò del reclutamento degli insegnanti e del loro trattamento economico, e presentò disegni di legge per la costituzione di ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] un programma di democrazia radicale imperniato sul decentramento amministrativo e sulla creazione di una MCMXXIV, Milano 1924 (vol. I di Res publica - Studi politici, economici e sociali diretti da G. Lazzeri); Per una nuova democrazia, Relazioni ...
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BALDINI, Nullo
Gian Paolo Nitti
Nacque a Raverma il 30 ott. 1862, in contrada Mangagnina, sobborgo popolato di braccianti. Il padre Oreste, piccolo commerciante di grani, apparteneva a una famiglia [...] per volontà del B.: ad un effettivo e democratico decentramento, per quanto riguardava la vita interna delle cooperative, corrispondeva un funzionale accentramento tecnico-economico. Una rigida disciplina contabile ed amministrativa, e la garanzia ...
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FERRARIS, Maggiorino
Rosanna De Longis
Nato ad Acqui (Alessandria) il 6 apr. 1856 da Giuseppe, fornaio, e da Lutgarda Ricci, si laureò in giurisprudenza nel 1876 presso l'università di Torino, avviandosi [...] invalidità, della vecchiaia; che rafforza con il decentramento le autorità locali... che pone termine al radicale in Italia, Brescia 1966, pp. 7-43; G. Manacorda, Crisi economica e lotta politica in Italia, 1892-1896, Torino 1960, passim;E. Vitale ...
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CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] posponendo all'unità repubblicana ogni altra opportunità di decentramento e di autonomia regionale. Senza venir meno alla tabacchi. Dopo le dimissioni da deputato, spinto dal bisogno economico, collaborò all'impresa commerciale di N. Bixio; alla ...
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Enrico Galavotti
Tutti gli uomini di Francesco
La rivoluzione nella governance vaticana decisa da papa Bergoglio, a cominciare dall’inedito Consiglio di cardinali, rispecchia i nuovi orizzonti di un pontificato [...] che postula, tra le altre cose, un significativo decentramento del processo decisionale rispetto a Roma e una sensibile ridefinendone i quadri direttivi e istituendo un Consiglio per l’economia che ha il compito di vigilare anche sull’Istituto.
Ma ...
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(ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale [...] recessione dell’attività mineraria ha gravemente compromesso il sistema economico gallese, il quale non può contare su altre ebbe esito negativo. Nel 1997 il processo di decentramento politico-amministrativo avviato dal governo Blair ha condotto a ...
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Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento [...] finanziaria. Il c. opera anche come circoscrizione di decentramento statale e regionale, in quanto riceve da Stato di espansione territoriale in obbedienza a motivi strategici ed economici. Conseguenza di ciò fu il fenomeno delle infinite piccole ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] sono affidate funzioni di natura economico-finanziaria (Economia e finanze; Sviluppo economico; Politiche agricole, alimentari e stata oggetto di specifiche previsioni: ai fini del decentramento delle funzioni statali, e per effetto dell’ ...
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STRATEGIA
Vincenzo LONGO
(XXXII, p. 823).- La sua evoluzione sarà esaminata nel quadro della contemporanea evoluzione dell'arte della guerra. La strategia odierna subisce infatti in misura sempre maggiore [...] le sue forze armate (prima linea), ma il suo potere economico-industriale e la forza morale dei cittadini (seconda linea). Un gruppi non sono organizzati in reggimenti. Inoltre, il decentramento dei mezzi è giunto al massimo, perché è possibile ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...