Uomo politico britannico (n. Edimburgo 1953). Eletto segretario del Labour party (1994), guidò il partito alla vittoria nelle elezioni del 1997, sostenendo una politica che coniugava i principi liberali [...] necessità dell'integrazione nell'UE, di un più deciso decentramento amministrativo, nonché di una politica economica in larga misura neoliberista. I risultati ottenuti da B. sul terreno economico nei primi anni di governo non impedirono tuttavia che ...
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Economista (Vienna 1899 - Friburgo in Brisgovia, 1992). Esponente di rilievo della scuola economica austriaca, ne ha sviluppato gli indirizzi teorici collegando le teorie dei prezzi, del capitale, del [...] del coordinamento intertemporale delle azioni individuali, che risulta dal decentramento delle informazioni e delle scelte e che può essere sistema. Lo sviluppo di una concezione del sistema economico quale realizzazione di un "ordine spontaneo" si ...
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Gallo, Franco. – Giurista italiano (n. Roma 1937). È avvocato e professore emerito di diritto tributario dell'università Luiss di Roma e ha precedentemente insegnato presso la Facoltà di Scienze politiche [...] fondamentali tributari (2010); L'uguaglianza tributaria (2012); Il futuro non è un vicolo cieco. Lo stato tra globalizzazione, decentramento ed economia digitale (2019). Dal 2014 al 2024 è stato presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana. ...
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Economista e statistico (Slavut 1897 - Mosca 1983), professore di economia nell'istituto d'ingegneria e (dal 1963) di statistica nell'università di Char´kov. In un articolo del 1962 pubblicato sulla Pravda [...] l'introduzione del profitto come strumento di calcolo economico e parametro di efficienza. Tali proposte suscitarono l'esperimento di riforma del 1957, che aveva iniziato un decentramento di funzioni e poteri con l'abolizione dei ministeri industriali ...
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Economista e uomo politico (n. Plzeň 1919 - m. 1991), direttore dell'Istituto di economia dell'Accademia cecoslovacca delle scienze dal 1963 al 1968. Comunista, membro del comitato centrale del partito [...] del Consiglio dei ministri dall'aprile all'agosto del 1968; in tale veste promosse una riforma del sistema economico, tendente al decentramento e allo sviluppo dell'autogestione operaia. Dopo l'intervento sovietico si ritirò in Svizzera. Tra le opere ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] le idee dell'E., da sempre favorevoli al decentramento e al self-government, come si conveniva a un pp. 216-226; P. Barucci, L. E. e la storia del "dogma economico", in Note economiche, VII (1974), 4, pp. 39-67; Commemorazione di L. E. nel centenario ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] cattolico nei vasti processi di trasformazione della società civile e dell'economia.
Il pontificato di L. XIII si segnalò anche per un proporzionale nelle istituzioni locali e nazionali, il decentramento amministrativo, la protezione del lavoro, l ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] impegni più rilevanti che il governo aveva di fronte: la politica economica e la firma del trattato di pace.
La manovra deflattiva che ; l'aggiornamento del codice penale; il decentramento amministrativo, piuttosto che l'istituzione delle regioni ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] vita cittadina di Roma, dal lato sia demico sia economico. Non ne vanno peraltro esagerati gli aspetti finanziari, che periferici, le rettorie provinciali: contrario dunque al decentramento, perseguì un programma di accentramento mirante a ridurre ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] e sempre ribadendo la sua ostilità per il decentramento burocratico e in genere per l'ingerenza dello Brignoli, Un aspetto del problema ferrov. nelle discuss. del Consiglio Prov.le, in Pavia economica, XVIII (1963), 10, pp. 48-52; II, pp. 20-24; 12, ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...