In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] ’art. 2567 c.c.
Linguistica
In grammatica, ogni parola che segua la flessione detta appunto nominale, cioè la declinazione (in contrapposizione alla flessione verbale o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta ...
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Economia
Si dice di prezzi, tassi, valori, convenzionali o di comodo, che esistono soltanto di nome e che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli [...] , i modi che possono essere sostantivati (come l’infinito) oppure usati con funzione di aggettivi o di sostantivi, e quindi anche declinati nel genere e numero (come, in italiano, il participio presente e passato); frase n., frase in cui manca il ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] ". Sopravvive nel danese la doppia flessione dell'aggettivo, antica caratteristica delle lingue germaniche, ma gli esponenti sono ridotti nella declinazione "debole" ad -e (per tutte le forme) e nella "forte" a -t (sing. neutr.) ed -e (plur.), non ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] latino provincie, in cui però la i aveva valore fonetico.
Si considerino infine i nomi, derivati dalla quinta declinazione latina, specie < specie(m) (con fattispecie, ispecie e sottospecie, invariabile al plurale), superficie < superficie(m ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] a Cicerone), dopo un primo libro contenente l'introduzione generale, era divisa in tre parti: sull'etimologia (6 libri), la declinazione (flessione, 6 libri) e la composizione (sintassi, 12 libri) delle parole; ciascuna delle parti si divideva poi in ...
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FELICE
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia nella seconda metà del sec. VII, al tempo del re dei Longobardi Cuniperto (unico sovrano dal 688 al 700). Principale fonte su di lui è Paolo Diacono, [...] nell'Arsanonyma Bernensis. Tuttavia il brevissimo passo, che qui viene riportato nel corso della trattazione della quinta declinazione latina, non consente alcuna attribuzione certa e, d'altro canto, il materiale utilizzato dal compilatore dell'Ars ...
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VOGULI
Walter HIRSCHBERG
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione di allevatori di renne, di pescatori e di cacciatori, stanziata sulle pendici orientali degli Urali Settentrionali e Centrali, nella Siberia [...] . finn. suone, ungh. ín; ugrof. *š > vog. t, per es., vog. tənGər "topo"; cfr. mordv. śejər, ung. egér. La declinazione è ricca di posposizioni. Il vogulo conosce anche il duale. Il verbo, al pari di quello ostiaco e ungherese, ha una coniugazione ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] Parigi, mi è spiaciuto non averlo salutato
Forma verbale assai vitale in italiano, il gerundio ha perso d’altra parte la declinazione casuale che lo caratterizzava, come un nome, in latino (dove faceva le veci dei casi obliqui dell’infinito, come si ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] ) e tre modi non-finiti (infinito, gerundio, participio). Infinito e gerundio non sono declinabili, mentre il participio – distinto in presente e passato – è declinabile in genere e numero in maniera analoga agli aggettivi, costituendo in effetti una ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] poiché questi devono essere valutati da due punti di vista, quello del genere e quello della classe flessiva (o declinazione). Nei nomi italiani il genere è una proprietà inerente, cioè non necessariamente determinata da altre caratteristiche (ad es ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...