Architetti e scultori veneziani. Giovanni, figlio di Bertuccio, fu soprattutto un imprenditore e il primo ricordo documentario che lo riguardi è del 1382. Probabilmente collaborò ai restauri della chiesa [...] -Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VI, Milano 1908; G. Fiocco, I Lamberti a Venezia, in Dedalo, VIII (1927-1928), pp. 287-314; 343-376; 432-458; R. Sello, in Riv. mensile della città di Venezia, 1928; S ...
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LAURANA (o Azzara o da Zara), Francesco
Luisa Becherucci
Scultore, architetto, medaglista, originario di Vrana presso Zara. Sono ignoti l'anno di nascita, il suo maestro, le sue vicende finché compare [...] ; G. F. Hill, A corpus of Italian medals of the Renaissance, Londra 1930; R. Filangieri di Candida, L'arco di Alfonso d'Aragona, in Dedalo, XII (1932), pp. 439-66, 594-626; C. Kennedy, in Mitt. d. kunsth. Inst. in Florenz, 1932, p. 25; P. Bucarelli ...
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LAMPADARIO
Maria Accascina
La necessità di moltiplicare le luci per meglio illuminare gli ambienti, portò all'uso dei lampadarî, supporti mobili, formati da un fusto con varî bracci ai quali si appendevano [...] , Dictionn. des antiquités grecques et romaines, III, ii, s. v. lucerna, Parigi 1904; M. Tinti, La moderna arte del ferro, in Dedalo, IV (1923-24), pp. 512-30; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, p. 1104; P. Marconi, La rinascita ...
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NICOLE, Pierre
Mario Niccoli
Teologo e polemista, nato a Chartres il 19 ottobre 1625, morto a Parigi il 16 novembre 1695. Studiò a Parigi, dove il 23 luglio 1644 conseguì il grado di magister artium. [...] ; H. Bremond, Histoire littéraire du sentiment religieux en France, IV, Parigi 1929, pp. 419-588; utile per orientarsi nell'intricato dedalo delle opere di N. e delle loro molteplici edizioni è l'articolo di J. Carreyre, in Dictionnaire de théologie ...
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. Capoluogo della popolazione falisca di stirpe italica, ma abitante sulla riva destra del Tevere e strettamente collegata con l'Etruria, sotto la cui influenza si trovava interamente. Falerii sorgeva [...] , in Papers and monographs of the American Academy in Rome, V, 1925; Corpus Vasorum Antiquorum, Villa Giulia (G. Q. Giglioli); P. Ducati e G. Q. Giglioli, Arte Etrusca, Firenze 1927; G. Q. Giglioli, I più bei vasi di Villa Giulia, in Dedalo, 1922. ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] im XIII. Jahrhundert, Berlin 1922; Van Marle, Development, I, 1923, pp. 275-283; L. Dami, Un nuovo maestro del Duegento fiorentino, Dedalo 5, 1924-1925, pp. 490-500; O. Sirén, Quelques peintures toscanes inconnues du XIIIe siècle, GBA, s. V, 13, 1926 ...
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ODERISI da Gubbio
S. Maddalo
Miniatore attivo a Bologna nella seconda metà del sec. 13°, cui al momento non è possibile assegnare alcuna opera, nonostante che la critica si sia sforzata a lungo di ricostruirne [...] R. Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna 3, 1909, pp. 375-488; P. D'Ancona, L'arte di Oderisi da Gubbio, Dedalo 2, 1921, pp. 89-100; G. Castelfranco, I corali miniati di San Domenico di Gubbio, BArte, n. s., 7, 1928-1929, pp. 529 ...
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Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] , vestiti di piume dorate conficcate nella cera lucente, stavano in piedi sull'orlo di una scogliera".
Sono Dedalo e Icaro. Il volo li inebria. Dedalo ha avvertito il figlio di non alzarsi troppo, di non avvicinarsi al Sole. Icaro adora volare, si ...
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MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] a Vienna, L'Arte 24, 1921, pp. 198-201; L. Dami, Simone Martini, Firenze 1921; id., Il polittico pisano di Simone Martini, Dedalo 3, 1922, pp. 1-14; Van Marle, Development, II, 1924; L. Gielly, Les primitifs siennois, Paris 1926; M. Bloch, When did ...
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ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] questa: là dove p.es. Platone precisa che «un esperto di geometria» non si lascerà ingannare - pur ammirandoli - dai disegni di Dedalo o di altro artista, così come il vero astronomo non assumerà come replica dei veri moti astrali, che si colgono con ...
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dedalo1
dèdalo1 agg. [dal lat. daedălus, gr. δαίδαλος], letter. – Ingegnoso, abile nella creazione di cose artistiche: O stupenda opra, o d. architetto! (Ariosto); tomba ... da man d. scolpita (T. Tasso); Un saldo ei fece smisurato scudo Di...
dedalo2
dèdalo2 s. m. [dal fr. dédale, che riproduce il nome di Dedalo, come mitico costruttore del labirinto di Creta]. – Labirinto, ma solo in senso fig., andirivieni intricato di strade o di passaggi in cui sia facile perdere l’orientamento:...