DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] preciso ridurre il molteplice al generale fino all'unità. E il metodo filosofico fecondo e sicuro non solo non è il deduttivo, ma questo rischia di muoversi nel vuoto illudendo chi lo adopera di fare la scienza del reale senza reale contenuto, anzi ...
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SERAFINI, Filippo
Emanuele Stolfi
– Nacque a Preore (Trento) il 10 aprile 1831 da Domenico e da Antonia Cominotti di Pinzolo.
Erede, da parte paterna, di una illustre tradizione familiare di giudici, [...] su alcune ampie categorie (soggetto di diritto, atto giuridico, negozio giuridico ecc.) e procedimenti di carattere deduttivo, (che si volevano) neutri e formali. Serafini fu – per unanime riconoscimento dei contemporanei – un autentico pioniere ...
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ARGENTERIO, Giovanni
Felice Mondella
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1513. Iniziò gli studi di medicina ed arti nello studio di Torino e li completò a Parigi, dove s i addottorò il 22 giugno 1534. Subito [...] medicina riesce infatti difficilmente a formulare le sue conoscenze in modo dimostrativo con il metodo compositivo (sintetico, deduttivo) e perciò non può considerarsi propriamente scientia.Da ciò deriva la preminenza della ricerca empirica, la quale ...
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GIORGI, Giovanni
Claudio Egidi
Nacque a Lucca il 27 nov. 1871 da Giorgio, eminente giurista, e da Elisabetta Pia Cupello.
In seguito ai trasferimenti della famiglia connessi alla professione paterna, [...] , il G. passava dapprima in rassegna le basi della definitiva sistemazione della geometria come sistema ipotetico-deduttivo; analizzava poi la geometria come "geometria fisica", come "geometria psichica" e come "geometria astratta". Nella terza ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] mezzo di enunciati fattuali, non di meno la giustificazione di un atto morale avviene sempre all'interno di un universo deduttivo: è un argomento che si ritroverà nel celebre libro Il lingugggiodella morale dell'analista inglese Hare. Ci fu, d'altro ...
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MONTANARI, Geminiano
Ivano Dal Prete
– Nacque a Modena il 1° giugno 1633 da Giovanni e da Margherita Zanasi. La famiglia non risulta particolarmente cospicua, ma il M. ottenne nel 1659 di farla iscrivere [...] lecito staccarsi dal nudo dato sperimentale per speculare sulle cause dei fenomeni in sistemi che lasciavano spazio al metodo deduttivo e a entità metafisiche.
Vari biografi ricordano un Trattato della natura, peso ed equilibrio dei liquori tra i ...
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BOSCOVICH (Bošković), Ruggero Giuseppe (Ruder Josip)
Paolo Casini
Nacque a Ragusa (Dubrovnik) il 18 maggio 1711 dall'agiato mercante serbo Nikola e da Pavica Betere (Bettera), di origine bergamasca. [...] serie di teoremi meccanici, all'applicazione della "legge" ai fenomeni fisici. In quest'assetto è evidente il procedimento tipicamente deduttivo del B. che, pur essendo seguace di Newton, ne tradisce il metodo e formula qui una vera e propria ipotesi ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] di sostenere la fede e condurre il cristiano all'amore di Dio, può derivare con metodo scientifico, cioè logico-deduttivo, tutte le sue conclusioni, esplicitamente contenute nella Scrittura o derivabili da essa. Non per questo tuttavia G. considera ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] a mostrare ove si sia fondata la dottrina dell'A. e quale ne sia stato il fine: di ordinamento e di ricostruzione deduttiva del corpus sperimentale. La memoria, prima citata, che l'A. presentò all'Accademia delle Scienze di Torino nel 1803 insieme al ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] il termine) che il Romagnosi si portava dietro dal secolo precedente; ma epurato da tutto il faticoso apparato deduttivo sistematico che aduggia molte delle opere del maestro e applicato ai problemi concreti che la vita presenta. I problemi ...
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deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...