I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi esterno, che fa riferimento ai fenomeni, descritti con tale nome nella grammatica sanscrita, riguardanti la forma fonologica che uno o più fonemi possono assumere ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle semiconsonanti sulla base della posizione rispetto alla vocale: se ricorrono prima (per es., fieno, questo) sono dette semiconsonanti, se ricorrono dopo semivocali (per es., noi, feudo). Questo gruppo ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono stanchi [soggetto] è evidente
(2) mi sembra strano che si siano comportati così [soggetto]
(3) voglio che mi dica la verità [oggetto diretto]
(4) ho dimenticato di farlo [oggetto diretto]
(5) mi pento ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai prosatori di età imperiale, e allude a una delle cinque varietà greche, coesistente con attico, dorico, ionico, eolico (Coluccia 2009: 2478-2479).
Nella terminologia dei linguisti tale prestito, di diffusione ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del loro paradigma flessivo. Le categorie flessive che intervengono nell’accordo in italiano sono il ➔ genere, il ➔ numero e la ➔ persona. Proprio per la natura contestuale dell’accordo, si parla in questo ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella lingua parlata, il segnale essenziale della frase interrogativa diretta è una tipica intonazione ascendente (➔ intonazione). Nella lingua scritta, il suo segnale è il punto interrogativo che la chiude: ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di vista formale, è una forma semplice della coniugazione e appare nei modi finiti sia dell’indicativo sia del congiuntivo.
La forma all’indicativo ha la seguente struttura morfologica: radice del verbo ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da una sensibilità dei parlanti a percepire nel messaggio linguistico trasmesso oralmente alcune componenti difficili da definire esplicitamente, ma connesse all’uso della voce. Certamente, tra queste ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto al grado tenue delle consonanti semplici. In lingua italiana quindici consonanti possono essere pronunciate sia tenui sia intense: otto occlusive (/p/, /b/, /m/, ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione grafica sono composite (Remacle 1948: 150) sia a causa dell’intrinseca eterogeneità dei sistemi linguistici che riflettono, sia perché in esse si intersecano correnti linguistiche diverse, che producono ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...