Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata diafasia. La variazione diafasica si manifesta attraverso le diverse situazioni comunicative e consiste nei differenti modi in cui vengono realizzati i messaggi linguistici in relazione ai caratteri ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè «premessa»; detta anche, più di recente, condizionale) introdotta dalla congiunzione se. Tra le due frasi si instaura una relazione di coerenza (➔ coerenza, procedure di). Tipicamente, il periodo ipotetico ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade nella ➔ derivazione. I composti dell’italiano hanno alcune specificità: (a) sono formati tipicamente da due parole autonome, a differenza di altre lingue di tipo fusivo (o flessivo; ➔ lingue romanze ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo // («Pomeriggio», in Scarano 2004: es. 12)
(2) Pofi si rammentava dei compiti da fare. A quest’ora? Di qui un pianto disperato. La madre lo prendeva in braccio (Antonio Pizzuto, in Mortara Garavelli ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso da quello che dà luogo alla riproduzione. Così, a una produzione come quella in (1) corrispondono le tre riproduzioni in discorso indiretto evidenziate in (2) (Mortara Garavelli 20012: 429):
(1) ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso proprio (in cui indica coreferenza tra gli argomenti della frase, soggetto e oggetto) a una vasta gamma di altri usi, con varie sfumature di significato (§ 2).
Alla terza persona il riflessivo occorre ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata trova riflesso anche in testi narrativi e teatrali, prodotti sia negli Stati Uniti sia in Italia, ai fini della rappresentazione delle identità in trasformazione degli emigrati italiani. Una sua notevole ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, oppure con funzione ludica o sarcastica (le parolacce sono da sempre un ingrediente fondamentale della letteratura comica), e altre volte quasi del tutto svuotate del significato originario, come ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] , poi, la Crusca, fino all’ed. 1691, non registrerà la parola apostrofo come lemma, benché essa compaia nel corpo di molte definizioni nella grafia di termini come co’, i’, da’, e’. La norma che regola la questione dell’apostrofo dopo l’articolo ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata di suoi caratteri, nello scriverla».
Nelle abbreviazioni moderne, l’omissione di lettere è spesso indicata da un punto interno alla parola (f.lli per fratelli) o esterno (prof. per professore); ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...