SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] per conquistare il trono di Portogallo fu battuto ad Aljubarrota (15 agosto 1385). E soltanto nel 1387 con il patto di Troncoso si poté porre fine alle tristi conseguenze del delitto di Montiel, quando il re acconsentì al matrimonio di suo figlio ed ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] peccato è una grave offesa agli dei: questi ne sono quindi irritati e mandano ogni sorta di castighi agli uomini non può avvenire che sotto il controllo del giudice e soltanto per un grave delitto commesso dal figlio. La divisione dell'asse relitto ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] sulla teoria del contratto sociale e l’altro di natura utilitaristica, Cesare Beccaria nel saggio Dei delittie delle pene (1764) attacca a Brest e Tolone (1837). Il condannato non deve essere più visto e si esclude dal castigo l’esposizione della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] causa di guerra, e di conquista, è il delitto contra naturam, che la richiede «per ragione comune e a difesa degli altri scriveva Gentili, sono passibili di castigo. Se il loro sesso le rende inabili a combattere, e quindi esenti dalla punizione, l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della pena di morte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delittie delle pene
Il Dei delittie delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] il suo effetto non è la crudeltà dei castighi ma la loro infallibilità. Ed è proprio la constatazione dell F. Pescatore, Saggio intorno diverse opinioni di alcuni moderati politici sopra i delittie le pene, Torino 1780.
G.B.G. d’Arco, Del fondamento ...
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LONGHI, Silvio
Giordano Ferri
Nacque a Vestone, presso Brescia, il 20 apr. 1865 da Luigi, direttore della R. Scuola navale superiore di Genova, e da Caterina Fanzago.
Nel 1889 il L. vinse il concorso [...] con la logica del legislatore degli anni Trenta, pronto a vedere solo nel momento della repressione e nell'idea del "castigo" la più efficace controspinta al delitto. Non a caso il L. parlava di "sostitutivo penale d'ordine morale" (p. 11) per quella ...
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vendetta
vendétta s. f. [lat. vindĭcta «rivendicazione; liberazione; vendetta; castigo», der. di vindicare: v. vendicare]. – 1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di sangue, che viene inflitto privatamente...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...