BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] " più larghi strati di giovani. Probabilmente, l'alternativa stessa è mal posta. Il B. non fu né "corruttore" e demagogo, né critico al punto da preparare all'antifascismo le giovani generazioni. Il B. fu piuttosto, anche quando cercava di avvalorare ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] , di leggere Strauss, Feuerbach o Mazzini era esposto a continue persecuzioni, ed era accusato di essere ateo, panteista, demagogo, comunista. Lo stesso D. fu "colpito dalla più viva sorveglianza politica ed ecclesiastica per aver fatto venire da ...
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MAZZOLENI, Angelo
Marina Tesoro
– Nacque a Milano il 13 giugno 1838 da Giuseppe, negoziante, e Caterina Rotta.
Ricevette un’educazione cattolica, ma presto assunse posizioni intransigentemente laiche [...] di Rho e riuscì vincitore, nonostante fosse stato aspramente contrastato sia dai moderati, che lo dipingevano come un «demagogo scapigliato» (Galante Garrone, 1976, p. 262), sia dai mazziniani ortodossi, che giudicavano un’abiura la sua scelta ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] . In Tucidide, accanto alla grandezza di Pericle, fa udire la sua voce in discorsi diretti la biliosa chiassosità del demagogo Cleone, la geniale alterigia e la positività di Alcibiade, la calma e molle spassionatezza di Nicia. Ma nessuna orazione ...
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SOCRATE (Σωκράτης, Socrătes)
Guido Calogero
La vita. - L'iniziatore del grande periodo attico della filosofia classica morì nel marzo del 399 a. C. (tra antesterione ed elafebolione del primo anno dell'olimpiade [...] da Aristofane) dovette essere poco più che una comparsa: dietro di lui era Anito, ricco mercante di pelli e rozzo demagogo, che più di ogni altro impersonava l'astio della peggiore democrazia contro l'implacabile critica di S. Terzo era il retore ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] ma composte a Parigi nel 1800) s'ispirano nobilmente all'idea civile di una ordinata libertà vittoriosa della licenza demagogica e questa vi è particolarmente bollata nelle risentite allusioni ai nemici del poeta, il palpito del cuore si sente anche ...
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Nato ad Arcis-sur-Aube, il 20 ottobre 1759; morto sulla ghigliottina, a Parigi, il 6 aprile 1794 (16 germinale a. II). Fu uno degl'individui più rappresentativi della rivoluzione; l'unico che, dopo la [...] della Gironda, cedendo all'irriducibile antipatia femminile di Madame Roland per la spregiudicata e popolaresca violenza del demagogo di Parigi, si assunse la responsabilità di respingere le ripetute e cordiali offerte di pace di D., costringendolo ...
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FOSCARINI, Pietro
Roberto Zago
, Secondogenito di Renier di Michiel, del ramo di S. Agnese, e della sua seconda moglie Elisabetta Morosini, nacque a Venezia il 17 genn. 1578.
Dal matrimonio, celebrato [...] trovarono un battagliero paladino in Renier Zeno, patrizio non povero e non escluso dalle cariche maggiori, eroe per alcuni demagogo per altri. Il 19 marzo 1624 il F. era stato eletto governatore alle Entrate, magistratura finanziaria dalle ampie ...
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SPAVENTA, Silvio
Fulvio Cammarano
– Nacque a Bomba, nel distretto di Chieti (Abruzzo Citeriore), il 10 maggio 1822 da Eustachio e da Maria Anna Croce.
Iniziati gli studi nel seminario di Chieti, nel [...] quella di deputato. La prima sessione del nuovo Parlamento napoletano in cui Spaventa, ritenuto dal governo un violento demagogo e quasi un repubblicano, fu rieletto come rappresentante di Vasto, durò dal 30 giugno al 5 settembre 1848, periodo ...
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DE FORNARI, Cristoforo
Maristella Cavanna Ciappina
Attivo nella seconda metà del sec. XVI, era figlio di Bartolomeo, console a Bruges nel 1516.
La famiglia De Fornari era di antica nobiltà in Genova [...] componenti del magistrato della Guerra straordinario, che è presieduto da Bartolomeo Coronata, il più acceso dei "nuovi", demagogo con presunte aspirazioni dittatoriali. Il D. viene rimosso dall'incarico per la personale opposizione del Coronata, che ...
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demagogo
demagògo s. m. (raro il femm. -a) [dal gr. δημαγωγός, comp. di δῆμος «popolo» e ἀγωγός «che guida, che trasporta», der. di ἄγω «guidare»] (pl. m. -ghi). – In origine, presso i Greci antichi, oratore e uomo di stato. Nell’uso com.,...
demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...