Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] riforme liberaleggianti: l’apertura ai capitali esteri e maggiore pluralismo politico (nel 1978 fu fondato il Partito nazionale democratico, in sostituzione dell’Unione socialista araba). Gli accordi di Camp David (1978) fra E. e Israele, raggiunti ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] 'indipendenza del pontefice nei confronti degli Stati. Dopo la Seconda guerra mondiale i papi accettarono pienamente il pluralismo democratico e si impegnarono attivamente per la difesa della dignità di ogni uomo. Ma fu soprattutto Giovanni XXIII che ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] poi, provocata dal progresso delle scienze positive e della tecnica, l'affermarsi del metodo sperimentale e del metodo democratico, il passaggio da una economia agraria a una economia industriale, le rapide trasformazioni nel mondo del lavoro, il ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] Murri, invece, continuò ad agitare il suo progetto anche in presenza di interventi papali contrari, fondando nel 1906 la Lega democratica nazionale, a cui Pio X proibì ai cattolici di partecipare con l’enciclica Pieni l’animo dello stesso 1906. Murri ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] (30 nov. 1913), il più prestigioso dei collaboratori, sostenitore di un'utilizzazione da parte dei cattolici delle forme democratiche e costituzionali per la loro lotta, che riassumeva nella formula "azione sociale su terreno costituzionale".Il C. si ...
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CICCONE, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Morro presso Notaresco (Teramo) il 17 genn. 1751 da Domenico Francesco e da Romilda Ferrigni di Pescara, secondogenito di sei firatelli, di cui [...] popolo napoletano.
L'adesione del C. al nuovo regime repubblicano fu genuina e responsabile: uomo di sincera fede democratica, maturò le proprie scelte politiche all'unisono con quella corrente di pensiero che, svolgendo la tematica dei cristianesimo ...
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BERTOLOZZI, Giovanni Paolo
Mirena Bernardini Stanghellini
Nato a Lucca da modesta famiglia il 25 giugno 1794, dopo i primi studi nel seminario arcivescovile, superata una crisi spirituale, vestì l'abito [...] dei concordato con la S. Sede.
Con la caduta del governo granducale il B. fu preso di mira dal nuovo governo democratico dei Guerrazzi: abbandonata Lucca, si nascose in campagna, in casa di un membro dell'associazione. Caduto il Guerrazzi rientrò in ...
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BONINSEGNI, Giulio
Arnaldo Salvestrini
Nato a Borgo Sansepolcro (Arezzo) il 7 apr. 1786, da Luigi e da Domenica Beccherini, abbracciò dapprima la carriera delle armi e fu guardia nobile nell'esercito [...] ma anche la revisione successiva. Perciò il B. fu definitivamente richiamato nell'ottobre, poco prima dell'inizio dell'esperimento democratico. Nel giugno 1848 il B. era stato eletto deputato nel collegio di Sansepolcro al Consiglio generale, ove la ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] l'appoggio e l'amicizia di Francesco Melzi.
Rappresentante cisalpino a Genova, urtò subito nell'opposizione dei rifugiati democratici che riuscirono a ritardare il suo riconoscimento formale sino a quando il generale Joubert non lo impose. Dopo la ...
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CEOLDO, Pietro
Paolo Preto
Nato a Padova il 27 genn. 1738 da Antonio e Pasqua Tentori, studiò filosofia e sacra teologia sotto la guida di alcuni gesuiti e poi di Alberto Calza e Giovan Domenico Stopin. [...] ammasso di leoni, di tigri, di fiere". Di fronte all'aperta adesione di Arpalice e dei suoi figli alla Municipalità democratica e poi al governo napoleonico il C. consumò il suo definitivo distacco dalla famiglia Papafava: "occupati in produzioni o ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.