Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] . L'ebreo era il simbolo dello sfruttatore della classe lavoratrice, idea che doveva perdurare ancora durante l'affare Dreyfus. il razzismo era stato infatti associato a una democrazia che si contrapponeva a una presunta artificiosità e angustia ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] dunque in atto un tentativo di emancipazione dai padri fondatori della democrazia italiana, e il C., che era stato tra i primi sentiamo insomma che dobbiamo rinnovarci o che i frutti dal lavoro che abbiamo fatto fin qui saran raccolti da altri. Io ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] d'Italia, p. 233), anche se "si viveva e si lavorava e si prosperava, in Italia come in Europa, movendosi tranquilli sopra un varie gradazioni, più o meno informate ai principi di democrazia, nelle alternazioni della destra e della sinistra, che ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] Corsica di Pasquale Paoli e la Polonia dei patrioti confederati.La democrazia teorizzata da Rousseau è diretta, ma la sovranità, la ); la rendita lorda, in parte assorbita dai salari dei lavoratori, in parte dall'utile dei fittavoli e dalle imposte; ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] L'impiego di taluni materiali, la proporzione e i metodi di lavoro, il prezzo e le modalità di vendita così come i possibili al cuore il modello istituzionale e organizzativo delle democrazie liberali, reso sempre più fragile e vulnerabile dalla ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] vita un governo costituzionale salvando i principi essenziali della democrazia, l’ordine pubblico, l’indipendenza del papa, non Davanti al parere positivo della stragrande maggioranza, i lavori preparatori continuarono a Roma, con l’intervento di ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] pp. 45 ss.). Più tardi ancora, nel 1952, scriverà (Verso il corporativismo democratico o verso una democrazia corporativa?, in Il diritto del lavoro, XXVI [1952], 3-4)che, a causa del "fatale processo di burocratizzazione", nel 1934 il corporativismo ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] di Stato, accentrando su di sé un'immensa mole di lavoro, dilatando gli orizzonti dell'ufficio a cui era preposto, sfociato nell'alleanza tra l'Unione Sovietica e le democrazie occidentali, poteva apparire in contraddizione insormontabile con uno dei ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] quattro libri composti, relativi agli anni 1375-1441. In margine a questo lavoro, "nel principio dell'anno 1528", il G. riprese in mano e condizionata da spinte dal basso, convinto che la democrazia, se potere al popolo e del popolo, precipiti ...
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Federalismo
Lucio Levi
Introduzione
Il federalismo, nato come teoria di una forma di governo, per risolvere i problemi di un caso isolato, la formazione degli Stati Uniti d'America, e poi di altre società [...] , sia nel governo sia nel parlamento. La democrazia moderna dipende necessariamente dall'esercizio del potere legislativo Con il modo di produzione industriale la divisione del lavoro diventa così complessa da rendere possibile l'organizzazione di ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...