Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] sociali, della proprietà pubblica e cooperativa accanto alla proprietà privata, e della programmazione economica. Una democrazialiberale molto diversa da quella prefascista, aperta a trasformazioni di contenuto socialista (le "riforme di struttura ...
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Finanziere ungherese naturalizzato statunitense (n. Budapest 1930). Nato da un'agiata famiglia ebrea ungherese, fu costretto dalle persecuzioni naziste a emigrare a Londra, dove studiò filosofia presso [...] den Euro retten muss, um sich selbst zu retten (2014; trad. it. Salviamo l'Europa, 2014). Nel 2018 il finanziere è stato nominato Persona dell'anno dal periodico Financial time in quanto "difensore della democrazialiberale e di una società aperta". ...
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Uomo politico italiano (Torino 1936 - Roma 2016). Giornalista, iscritto al PLI dal 1955, ne fu segretario dal 1976 al 1985. Deputato (1976-94), è stato ministro per l'Ecologia (1985-86), dell'Industria [...] (FdL), aderendo poi nel 2001 all'assemblea federale de La Margherita. Nel 2004 ha dato vita all'Associazione per la democrazialiberale. Nel 2006 è stato eletto al Senato nella lista de La Margherita, terminando il suo mandato nel 2008. Presidente ...
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Storico italiano della filosofia (Napoli 1888 - Roma 1948); insegnò storia della filosofia all'univ. di Messina dal 1923 e dal 1925 all'univ. di Roma. Appartenne alla corrente dell'idealismo attuale; la [...] alla fondazione del Partito d'azione, nel quale vide lo strumento politico di un rinnovamento della tradizione liberale secondo le esigenze della democrazia e del socialismo. Arrestato, fu liberato il 25 luglio 1943, alla caduta del regime fascista ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] , in Giorn. critico della filosofia italiana, LXXVII [LXXIX] (1998), pp. 173-188; L. Cortesi, A. L. politico. Dalla "democrazialiberale" agli esordi socialisti, in Scritture di storia, I (1998), pp. 315-401; A. Zanardo, L. contro Zeller: 1863, in ...
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De Gasperi, Alcide
Stefano De Luca
Uno dei grandi protagonisti dell'Italia repubblicana
Uomo politico di ispirazione cattolico-liberale, Alcide De Gasperi fu il principale protagonista del primo decennio [...] erano contrari e si erano uniti nel Fronte popolare. La Democrazia cristiana conquistò una schiacciante vittoria, con il 48% dei egli fece della collaborazione con i partiti laici (repubblicani e liberali) una scelta di fondo, cui diede il nome di ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] beneficiaria della spesa pubblica finanziata dalle imposte; il secondo modo è quello dello Stato "cooperativo" di democrazialiberale rappresentativa, quando si realizza la piena identità di governanti e governati, e quindi la piena corrispondenza ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] della destra neofascista. Da parte sua, De Felice replicò che l’antifascismo non si identificava totalmente con la democrazialiberale, perché c’era stato anche un antifascismo totalitario, antidemocratico e antiliberale, che si era a lungo ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] il manifesto di un Partito socialista del lavoro, ispirato a una democrazia rappresentativa a base sindacal-corporativa. La sua conversione ideologica fu vizi che avevano funestato la vita dello Stato liberale (si veda la sua prolusione, per l'anno ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] indusse il D. a riprendere la presidenza.
Rimase di fatto prigioniero della logica, comune ad altri esponenti della democrazialiberale, di fiancheggiatore neutrale del fascismo, perdendo molte delle simpatie iniziali, mentre i commenti su di lui si ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...