PORZIO, Lucantonio
Rafaella Pilo
PORZIO, Lucantonio. – Nacque a Positano il 20 maggio del 1639.
Figlio del notaio Francescantonio e di Livia Spasiano, rimase orfano in tenera età e fu cresciuto dallo [...] dei salassi e si fece non pochi nemici tra i colleghi per la formulazione di audaci analogie tra Ippocrate e Democrito e di riflessioni moderne e antiaristoteliche, seppure spesso non in linea con le tesi galileiane.
Fece parte dell’Accademia degli ...
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De Meteoris (Meteorologica)
Enrico Berti
Titolo con cui nel Medioevo venivano indicati i Meteorologica, opera di Aristotele, in quattro libri, collocata dagli editori, secondo il disegno dell'autore, [...] mito di Fetonte, presente in Aristotele e in Dante. Indi D. riferisce quella che egli ritiene l'opinione di Anassagora e Democrito (cfr. Meteor. I 8, 345a 25), la quale invece corrisponde a una terza opinione, che Aristotele riporta come distinta da ...
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rivoluzione scientifica
Paolo Casini
Una delle matrici della modernità
Tra la metà del 16° secolo e i primi decenni del 17° una serie di idee ‘rivoluzionarie’ trasformò l’immagine della natura ereditata [...] la magia, criticò la concezione aristotelica del metodo scientifico e della logica, contribuì al recupero della filosofia corpuscolare (materialismo), di Democrito, vissuto tra 5° e 4° secolo a.C., di Epicureo, attivo tra 4° e 3° secolo a.C., e di ...
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CAMPANILE, Giuseppe
Gaspare De Caro
Scarse notizie biografiche rimangono di questo poligrafo salernitano del sec. XVII, prevalentemente derivate dalla Biblioteca napoletana del contemporaneo Nicolò [...] per l'esercizio della clemenza o per la fama delle vittorie", e "chi meglio esprimesse l'umana condizione, se il riso di Democrito o il pianto di Eraclito". Ma anche qui l'adeguarsi del C. ai canoni ideologici e letterari dominanti nasconde una più ...
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Socrate (Socrato)
Philippe Delhaye
Nell'opera di D. la figura di S. compare quasi soltanto nel Convivio, dov'è evocata in maniera breve e frammentaria. Lo spazio è dedicato quasi del tutto ad Aristotele, [...] e a Seneca - un posto privilegiato in ragione della testimonianza da lui resa alla virtù. Perché, dice infatti D., parlare di Democrito, di Platone, di Aristotele, che posero la sapienza al di sopra di tutto, quando troviamo li altri che per questi ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] di prova. Il naturalismo degli ionici si concluse nella seconda metà del 5° sec. con l’atomismo di Leucippo e Democrito.
Intensa fu la reazione critica suscitata dalla scuola ionica. Già nel 6° sec. Pitagora aveva iniziato una radicale eversione dell ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] con questo etimo è entrata nel linguaggio filosofico dell’antichità con Leucippo e, soprattutto, con il suo scolaro Democrito, che la usarono per indicare ciascuno dei componenti ultimi, indivisibili e inalterabili, del reale, dalla cui aggregazione ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] E di un solo pianeta parla appunto anche Filolao.
Non ci dilungheremo sui contributi astronomici di Empedocle, di Leucippo, di Democrito, di Enopide, pensatori che, pur occupandosi di questioni connesse con la nostra scienza, non aggiunsero nulla di ...
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. Biologia. - In biologia s'intende per teoria dell'evoluzione, o della discendenza, la dottrina secondo la quale sono apparsi dapprima sulla terra solo esseri viventi semplicissimi, dai quali, nella serie [...] parlò solo di questo) avesse vissuto prima, sotto altra forma, in mare. Gli altri, come Anassimene, Senofane, Empedocle, Democrito, senza accennare a trasformazioni, fanno nascere i primi organismi dal fango o dall'acqua o (come Anassagora) dall'aria ...
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MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] riconoscere che null'altro distingue il moto rispetto ad altri corpi dal moto in sé. Per esempio gli atomisti - Leucippo e Democrito (verso il 400 a. C.) - avevano ritenuto come presupposto necessario per la fondazione di una scienza del moto, che il ...
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democrate
demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.