ABIGNENTE, Giovanni
Leopoldo Cassese
Nacque a Sarno (Salerno) il 30 ott. 1854, da Michele e da Serafina Autorino. Dedicatosi agli studi giuridici, esordì con un lavoro, rimasto inedito, su L'adozione [...] ingresso a Montecitorio, nel corso della quale aveva respinto le accuse dell'on. A. Calda, rassegnò le dimissioni da deputato; ma il 26 ottobre dello stesso anno, nelle elezioni con suffragio allargato, riportò una significativa vittoria.
Mori il 24 ...
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Giurista e uomo politico italiano (Palermo 1860 - Roma 1952). Insigne giurista e politico italiano, ha insegnato diritto costituzionale e diritto amministrativo nelle univ. di Messina, di Modena, di [...] l’esame delle modifiche al d.lgs. lgt. n 151/1944, relativo alla «scelta delle forme istituzionali»; fu eletto deputato all’assemblea costituente (1946-47) e divenne senatore di diritto durante la prima legislatura repubblicana. Fondò a Palermo l ...
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CAVERI, Antonio
Giorgio Rebuffa
Nacque a Genova il 2 apr. 1811 da Cesare, facoltoso commerciante di cereali, e da Emilia Curotto, appartenente ad una famiglia di banchieri. Il C. fu educato dal nonno [...] al Parlamento subalpino per il collegio di Sestri Levante e contemporaneamente consigliere comumunale di Genova. Restò deputato per tre legislature assumendo importanti incarichi nell'ambito del Parlamento, quale, più rilevante, quella di relatore ...
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Erudito, giurista e uomo politico (Salvington, Sussex, 1584 - Londra 1654). Giudice nel 1604, dedicò i suoi primi studî alla storia giuridica inglese (Titles of honour, 1614; History of tythes, 1618, opera [...] e l'autorità del parlamento in base alle leggi esistenti, senza innovazioni, ma per via di sola interpretazione. Dopo essere stato deputato sotto Giacomo I (1623), lo fu con Carlo I (1626), e partecipò all'opposizione al duca di Buckingham: la sua ...
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CAPODILISTA, Francesco
Luigi Trenti
Nacque presumibilmente a Padova nel 1405 da Giovan Francesco, lettore di diritto nello Studio padovano, e da Margherita figlia di Nascimbene da Rodi.
La data di nascita [...] l'anno dopo designato consigliere del quartiere delle Torricelle, incarico che mantenne quasi ininterrottamente fino al 1459. Di nuovo deputato "ad utilia" nel 1435 e inoltre piùvolte "ad utilia et ad ecclesias" a partire dal 1436, fu incaricato dal ...
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FERUFFINI, Giovanni
Marina Spinelli
Figlio di Antonio detto lo Zoppo, nacque negli ultimi decenni del XIV secolo, probabilmente ad Alessandria. Il padre, feudatario, ottenne nel 1417 la cittadinanza [...] ducale stabiliva che il suo stipendio fosse aumentato di 100 fiorini l'anno. Il F. possedeva in Pavia numerose case "deputate Felici Studio Papiensi" (Maiocchi, p. 700), dalle quali riscuoteva un affitto annuo di alcune decine di fiorini. Nel 1446 ne ...
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. Camera dei deputati (VIII, p. 529 e App. I, p. 348). - La Camera dei deputati che con la istituzione del collegio unico nazionale (24 marzo 1929) in forza della riforma Rocco aveva perduto ogni origine [...] occorre che il quoziente per l'elezione nelle circoscrizioni (ossia il numero minimo di voti occorrente per l'elezione di un deputato) sia fisso e non già decrescente sino ad esaurimento come avviene nel sistema d'Hondt, e ciò si ottiene sommando i ...
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D’Ondes Reggio, Vito
Giurista e uomo politico (Palermo 1811 - Firenze 1885). Laureato in giurisprudenza nel 1832 a Palermo, entrò in magistratura e fu poi chiamato a reggere i tribunali di Catania, [...] costituzionale pubblico e internazionale all’università di Genova dove insegnò per dodici anni, fino al 1866. Eletto deputato al Parlamento per l’VIII legislatura (1861), inaugurava un decennio di attività parlamentare che si doveva concludere ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] la seconda serie del «Politecnico». L’anno successivo fu eletto deputato al Parlamento nazionale, ma non entrò mai alla Camera per 1861 e nel 1865, rifiutò la candidatura per l’elezione a deputato che nel 1867 invece accettò ma, ancora una volta, non ...
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Patriota (Fucecchio 1813 - ivi 1862); collaboratore dell'Antologia di G. P. Vieusseux, nel 1840 divenne prof. di diritto civile nell'univ. di Pisa. Fu tra i primi in Italia ad accogliere il sansimonismo, [...] possibilità unitaria e sopravvalutando l'iniziativa e l'apporto francese, favorì per qualche tempo il movimento murattiano e, deputato all'Assemblea toscana (era andato volontario alla guerra del 1859), si dichiarò contrario alla fusione col Piemonte ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...