Economia
Attività che provvede alla collocazione sul mercato delle merci e dei servizi, e quindi l’insieme dei punti di vendita che ne assicurano agli acquirenti la disponibilità.
Nell’ingegneria gestionale [...] in certo senso analoghe a quelle relative alle funzioni ordinarie. Così la derivatan-esima F(n)(ϕ) di una d. F(ϕ) è definita dalla relazione:
[5]
dove ϕ(n) è la derivatan-esima della funzione ϕ; essa risulta ancora una distribuzione. Anche l ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] di L. uno dei fondatori di varî, elevati indirizzi delle moderne matematiche. ▭ Formula di Leibniz: è la formula che dà la derivatan-esima del prodotto y(x) = α(x)β(x) di due funzioni della variabile x:
Formula
che può scriversi simbolicamente y ...
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equazione differenziale
equazione differenziale equazione che stabilisce un legame tra una o più funzioni incognite e una o più delle loro derivate (parziali se le variabili indipendenti sono più di [...] compare in essa assieme alle sue derivate fino a un certo ordine n. Essa ha la forma generale
in cui deve sussistere effettivamente la dipendenza dalla derivatan-esima, mentre l’incognita y oppure le sue derivate intermedie potrebbero non essere ...
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Cauchy, problema di
Cauchy, problema di (per un’equazione differenziale ordinaria di ordine n) è il problema che consiste nell’assegnazione del valore della soluzione e delle sue derivate fino all’ordine [...] y(n) = ƒ(x, y, y′, …, y(n−1)), e si assegnano i valori
l’equazione stessa fornirà il valore della derivatan-esima nel soddisfa una condizione di Lipschitz uniforme rispetto alle variabili y, y′,…, y(n−1), e in particolare questo è il caso se ƒ è di ...
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Taylor, serie di
Serie di potenze (➔ serie matematica) elaborata da B. Taylor, i cui addendi contengono potenze dell’argomento x di una funzione f. La serie di T. di una funzione f(x) definita in un [...] f(x)=f(a)+ f(1)(a)(x−a)+f(2)(a)(x−a)2/2+...+f(n)(a)(x−a)n/n!+..., dove f(n)(a) indica la derivatan-esima di f calcolata in a, e n!=n(n−1)(n−2)∙∙∙2∙1 (si legge n fattoriale). La serie di T. si può estendere anche a funzioni di due o più argomenti. Se ...
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Newton-Leibniz, formula di
Newton-Leibniz, formula di denominazione attribuita a due diverse formule: la prima, che la tradizione pone alla base di una disputa tra i due matematici, sintetizza il cosiddetto [...] F(x) è una generica primitiva di ƒ(x).
☐ Nel calcolo delle derivate, è spesso così chiamata la formula che fornisce la derivatan-esima del prodotto di due funzioni ƒ(x) e g(x) (altre volte riportata anche come regola di Leibniz):
dove
indica il ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] R il simbolo di una generica funzione razionale, con D(n)f la derivatan-esima di una funzione f di una variabile indipendente x (f supposta indefinitamente derivabile), con R(n) (D) la derivatan-esima della R(D) calcolata formalmente (rispetto a D ...
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integrale
Strumento cardine dell’analisi matematica, della teoria delle probabilità (➔) e dei processi aleatori (➔ processo aleatorio), con rilevanti applicazioni alla teoria delle decisioni nella finanza.
Integrale [...] riassunto dal seguente teorema: se esiste il momento centrale di ordine n della distribuzione, la funzione caratteristica è derivabile (almeno) n volte (rispetto a u) e la sua derivatan-esima nell’origine (per u=0) è inE(Xn). ● Nelle applicazioni al ...
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differenziale, ordine di un
differenziale, ordine di un numero ordinale che indica il numero di volte in cui è stata eseguita successivamente la differenziazione di una funzione. Il differenziale di [...] ordine n, di una funzione ƒ(x), detto anche differenziale n-esimo, è indicato con dn e si ha dn = f(n)dnx, dove f(n) indica la derivatan-esima della funzione e dnx la potenza n-esima dell’incremento dx (→ differenziale). ...
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Leibniz, formula di
Leibniz, formula di (per la derivata di un prodotto) o teorema di Leibniz, altra denominazione della formula di → Newton-Leibniz per la derivatan-esima del prodotto di due funzioni [...] (detta anche regola di Leibniz) ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente il suono della nasale bilabiale, l’n...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...