L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] perfette e costituiscono il progetto da cui è derivata la nostra imperfetta conoscenza matematica. Il platonismo, inoltre generare la sequenza.
Una sequenza è casuale se la sua complessità uguaglia la lunghezza della sequenza stessa. In questo caso è ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] . intende esporre, attraverso la prosa del Muzio, la complessa simbologia e la struttura del suo teatro. Esso doveva innalzarsi la dottrina cabalistica, di triplice anima) cioè della mens derivata immediatamente da Dio. Nel quinto, il simbolo di ...
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Citoscheletro
Eric Karsenti
La funzione principale svolta dagli organismi come i batteri è limitata alla trasformazione in materia vivente dell'energia derivata da sorgenti semplici. In relazione a [...] sensoriali hanno sviluppato strutture speciali, come le ciglia o le complesse reti di membrana, adatte al tipo di segnale fisico uniforme dei microtubuli in ciascuna metà del fuso derivasse dalla loro uniforme polarità di crescita a partire ...
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Termodinamica irreversibile e sinergetica
HHermann Haken
di Hermann Haken
SOMMARIO: 1. Campo d'indagine della termodinamica irreversibile e della sinergetica. □ 2. Termodinamica irreversibile. Formulazione [...] la (7), le variazioni temporali di S sono date dalla
La derivata rispetto al tempo di una variabile estensiva Xk,
si chiama ‛flusso (75)
dove λ = λ′ + iλ′′ e ξ sono grandezze complesse. Il fuoco stabile presente per α = α0 è ora sostituito da un ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] e VI secolo a.C. da quello etrusco, a sua volta derivato da quello greco. A monte vi è uno dei due grandi modelli I e il III secolo d.C. la società si presenta nel suo complesso come una tipica società di dialogo, caratterizzata com'è da una fitta ...
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Produzione
Piero Tani
di Piero Tani
Produzione
Introduzione
La trasformazione sempre più complessa e articolata di risorse naturali, al fine di renderle più adatte a soddisfare le esigenze di vita [...] determinare - e ancor meno misurare - quale sia la produzione complessiva in un certo arco temporale. La principale ragione della difficoltà , la produttività marginale è misurata dalla derivata parziale della funzione rispetto all'input considerato ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ŭ, ō > it. /u/ (invece di [o]). L’anafonesi del toscano si verifica se la vocale derivata dal lat. ĭ, ē, ŭ, ō precede:
(a) /ŋk/, /ŋg/, /nʧ/, /nʤ/ (e, dell’aria emessa dai polmoni mediante un complesso meccanismo fisiologico che è collegato al ...
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Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] spazio di Banach.
b) Spettro e calcolo funzionale
Sia ora E ≠ {0} uno spazio di Banach complesso (K = C) e T ∈ L (E); per λ ∈ C si scriverà λ - algebra di operatori (v. cap. 5), le derivazioni illimitate svolgono un ruolo importante per l'evoluzione ...
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La grande scienza. Materia condensata soffice
Michael E. Cates
Materia condensata soffice
La fisica della materia condensata soffice si occupa di colloidi, soluzioni polimeriche, emulsioni, schiume, [...] statistica della catena è sottile a intendersi, ma l'effetto complessivo è che la catena si espande riempiendo una regione più tempo precedente t′ e il tempo corrente t, la cui derivata logaritmica è il tensore di velocità di deformazione ϰγδ.
Il ...
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Sistemi dispersi
Sergio Carrà
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Tipologia dei sistemi dispersi. 3. Struttura e dimensioni delle particelle. 4. Interfasi e interazioni fra le particelle. 5. Stabilità dei [...] un massimo in corrispondenza di r*. Eguagliando a zero la derivata della (27) rispetto a r si ottiene:
essendo ΔG* settore di ricerca ancora in fase di sviluppo, data la complessità e la molteplicità dei fenomeni coinvolti e delle scale spaziali ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...