Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] fornire una definizione o una caratterizzazione più o meno complessa della nozione, Heidegger considera il t., o meglio equazioni che esprimono le leggi fisiche; la derivata temporale è la derivata rispetto al tempo; l’evoluzione temporale di un ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] leggi che regolano i singoli costituenti. Un sistema complesso può essere descritto sia a livello dei singoli influenzino la tendenza a variare dello stato (cioè il valore della derivata rispetto al tempo del vettore di stato) e come l’uscita ...
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Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] ’espressione più esplicita:
[
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Dalla [4] si possono derivare tutte le proprietà termodinamiche degli stati di equilibrio. In un parametri di composizione, che sono c−1 in ogni fase, quindi complessivamente f (c−1)+2. Se il numero delle equazioni è ...
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Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali.
Ecologia
Generalità e classificazioni
L’espressione i. ambientale [...] . molto particolare è dovuto al radon (➔), emanazione radioattiva derivata dal radio contenuto nelle rocce ricche di uranio, che termico). Anche l’i. acustico, da rumore, nelle città e nei complessi industriali, è un tipo d’i. fisico, come pure l’i. ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] Laplace, lega la trasformata di Laplace della derivata della funzione a quella della funzione stessa, da zero. A seconda che si tratti di matrici con elementi reali, complessi, quaternionali, esso si differenzia in tre gruppi che si indicano con GL(n ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...]
Nelle Fanerogame l’e. è la piantina abbozzata, derivata per divisione dello zigote e delle cellule successivamente formatesi, nel sacco, dove gli e. possono raggiungere il complesso sviluppo. Quest’ultimo modo chiamato embrionia avventizia, è una ...
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Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce [...] valor medio nullo). La demodulazione è in tale caso più complessa ed è detta di tipo coerente.
I modulatori di ampiezza (t). Tenuto conto che la frequenza istantanea è pari alla derivata rispetto al tempo della fase istantanea (divisa per 2π), un ...
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In matematica, operazione eseguita su una funzione di variabile reale o complessa per determinare l’area delimitata dalla funzione stessa e dall’intervallo su cui è definita. Il termine s’incontra per [...] i. di una funzione di variabile complessa (o i. nel campo complesso) esteso a una linea C del piano complesso.
I. superficiale. - È l’ f(x), cioè delle funzioni F(x), G(x), ... la cui derivata F′(x), G′(x), ... è f(x); si indica con
tali funzioni ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] che gli elementi delle m. siano rispettivamente numeri reali, numeri complessi oppure appartengano a un anello qualsiasi R. Tutte le m funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della m. A, chiamando derivata di ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] dette derivate. A tal fine, di ogni grandezza derivata si dà la definizione dimensionale in funzione delle grandezze ... +anun di n elementi ui (unità), con le ai numeri reali (o complessi o, più in generale, elementi di un dato corpo K); c) matrice u ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...