Maxwell James Clerk
Maxwell 〈mèksuël〉 James Clerk [STF] (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879) Prof. di filosofia naturale (cioè di fisica) nel Marishal College di Aberdeen (1856), poi di astronomia nel King's [...] in quanto associata al fenomeno dell'induzione elettrica e al vettore, D, che la rappresenta (la sua densità è la derivata temporale di tale vettore: v. corrente elettrica: I 773 b); la denomin. originaria derivò dal fatto che M., seguendo le ...
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Lorentz Hendrik Antoon
Lorentz 〈lòorents〉 Hendrik Antoon [STF] (Arnem 1853 - Haarlem 1928) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Leida (1878); socio straniero dei Lincei (1902); ebbe il premio Nobel [...] elettrica in moto, sulle cui singole cariche agisca la forza di Lorentz. ◆ [ANM] Derivata di L.: lo stesso che derivata di Helmholtz, la derivata sostanziale che compare nell'equazione di Helmholtz della fluidodinamica: v. fluidodinamica viscosa: II ...
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ordine
órdine [Der. del lat. ordo -inis] [LSF] (a) Disposizione regolare di più cose secondo una regola prefissata; (b) il grado più o meno grande di organizzazione interna di un sistema complesso, relativ. [...] : v. curve e superfici: II 74 f. ◆ [ANM] O. di una derivata: numero ordinale che indica quante derivazioni vanno eseguite per ottenere la derivata in questione: derivata del primo o., del secondo o., ecc.; analogamente per un differenziale. ◆ [CHF ...
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stazionarietà economia Ipotesi di s. La supposizione (di cui spesso si avvale l’analisi economica e soprattutto macroeconomica) che le diverse quantità economiche considerate, pur incessantemente rinnovandosi [...] . di una funzione f di una o più variabili è un punto P del campo di regolarità di f nel quale si annullano la derivata prima o le derivate parziali prime della f; la definizione è giustificata dal fatto che in un punto di s. il differenziale della f ...
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Helmholtz Hermann Ludwig Ferdinand von
Helmholtz 〈hèlmolz〉 Hermann Ludwig Ferdinand von [STF] (Potsdam 1821 - Berlino 1894) Prof. di fisiologia nell'univ. di Königsberg (1849) e di anatomia e fisiologia [...] tuttora di largo uso in misurazioni del magnetismo terrestre: v. misurazioni geomagnetiche: IV 37 c. ◆ [MCC] Derivata di H.: lo stesso che derivata di Lorentz: → Lorentz, Hendrik Antoon. ◆ [STF] Elettrodinamica di H.: v. campo, storia del concetto di ...
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Si definisce l. di un numero reale positivo x rispetto alla base a (reale, positiva e diversa da 1) l’esponente y che bisogna attribuire alla base a per ottenere il numero x; il l. di x nella base a si [...] derivata 1/z (➔ serie).
Derivate, funzioni, scale, serie logaritmiche
Derivata logaritmica di una funzione f(x) è la derivata del l. di f(x), ed è uguale al rapporto tra la derivata e la funzione: Dlog f(x)=f′(x)/f(x). Funzione logaritmica L. in ...
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Lebesgue Henry-Leon
Lebesgue 〈lëbèg〉 Henry-Léon [STF] (Beauvais 1875 - Parigi 1941) Prof. di matematica nell'univ. di Poitiers e poi di Parigi; socio straniero dei Lincei (1925). ◆ [ANM] Decomposizione [...] IV 2 f. ◆ [ANM] Teorema della derivabilità di L., o teorema di derivazione di L.-Vitali: afferma che ogni funzione continua e a variazione limitata ha derivata finita per tutti i valori della variabile indipendente eccettuati quelli appartenenti a un ...
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Nell’analisi vettoriale, se v (P) è il vettore di un campo vettoriale e l è una linea assegnata nella regione sede del campo, P il suo generico punto, dl lo spostamento elementare di P, si chiama c. (o [...] della c. del campo elettrico La c. di un campo elettrico E relativa a un circuito chiuso l è uguale alla derivata temporale del flusso del campo di induzione magnetica B attraverso una qualunque superficie avente la linea l come bordo. Utilizzando il ...
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metodo ai volumi finiti
Alfio Quarteroni
Metodo numerico per l’approssimazione della soluzione di un’equazione (o di un sistema di equazioni) alle derivate parziali. Sia Ω un sottoinsieme limitato di [...] su tutto Ω oppure su una sua parte a seconda dell’espressione che assume f(u). Osserviamo che ∂/∂t indica la derivata parziale rispetto al tempo mentre
Sia {T} una partizione di Ω in elementi poligonali non sovrapponentisi, ovvero tali che due ...
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soluzioni deboli
Luca Tomassini
Consideriamo un operatore differenziale lineare
definito su un aperto connesso A di ℝn, dove le ak(x) sono funzioni su A sufficientemente regolari (per es. differenziabili [...] debole stessa, in linea di principio solo localmente integrabile e dunque potenzialmente molto irregolare, è in realtà derivabile un numero sufficiente di volte. Per es., nel caso delle equazioni cosiddette ellittiche ogni soluzione debole è ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.