Organizzazione di volontari per mutuo soccorso d’urgenza a feriti e malati, sorta in origine a Firenze, quale derivazione laica della Compagnia della Misericordia, poi diffusasi in tutta Italia. ...
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predicazione
predicazione relazione che si stabilisce fra un → predicato e i suoi argomenti. La logica tradizionale, di derivazione aristotelica, tendeva a riconoscere solo predicati a un argomento. [...] Per esempio, la frase «a è un cittadino italiano» può essere rappresentata simbolicamente dal predicato I(a) in cui I rappresenta la proprietà «essere cittadino italiano» e la lettera a rappresenta l’argomento ...
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ADRANOS (᾿Αδρανος e ῾Ασρανός)
G. Bermond Montanari
Antica divinità sicula, di origine e natura incerte, forse di derivazione vulcanica; per questo ritenuto dalla tradizione padre dei Palici (Παλικοί: [...] dèmoni ctonî-vulcanici) ed in seguito perciò assimilato ad Efesto. Sulle pendici occidentali dell'Etna, nel luogo dove sorse la città di Adrano (᾿Αδρανόν), gli era dedicato un tempio, dov'era conservata ...
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doppia verita
doppia verità
Formula storiografica mediante la quale ci si riferisce a una pretesa dottrina di derivazione averroista (➔ averroismo) secondo la quale rispetto a una questione filosofica [...] si darebbero due distinte verità (l’una razionale o filosofica, l’altra di fede o religiosa), fra loro contraddittorie, ma contemporaneamente valide ciascuna nel proprio ambito. In realtà, tale situazione ...
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differenze finite
differenze finite particolare sequenza di operazioni utilizzate soprattutto nei metodi numerici di calcolo approssimato, come la derivazione e l’interpolazione polinomiale. Sia dato [...] di Newton)
Altri ambiti di utilizzo delle differenze finite sono costituiti dai vari metodi per l’approssimazione del valore della derivata di una funzione ƒ(x). Oltre alle differenze sin qui considerate, dette anche differenze finite in avanti, si ...
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sapienza
Partecipe della tradizione neoplatonica e biblica, D. si serve della nozione di s. (σοφία - sapientia) di derivazione veterotestamentaria inserendola in uno schema fondamentalmente emanatistico [...] vero, quasi per etterno matrimonio (III XII 13-14).
Tema analogo è in III XI 5, dov'è ripresa l'etimologia, derivata da Agostino (v. FILOSOFO; PITAGORA), di filosofo come amatore di sapienza (§ 5, tre volte) o studioso in sapienza (ibid.; cfr. anche ...
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Antica famiglia della Savoia, discendente da Umberto II, signore di Aix (1200 circa); la leggenda parla di una derivazione dal romano Gaio Sestilio. Si divise in numerosi rami; il primogenito si estinse [...] nel sec. 16º e ne prese il posto quello di S. la Chambre, visconti di Moriana e creati marchesi di Aix (1575). Altri rami sussistono tuttora. La famiglia ebbe grande importanza alla corte sabauda nel sec. ...
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-FERO
-fero è un ➔suffissoide proveniente dal latino -ferum ‘che porta’, e si trova in parole di diretta derivazione latina (a loro volta ➔calchi di un originale greco) o formate modernamente soprattutto [...] in ambito letterario o tecnico-scientifico
mortifero (latino mortiferus, calco del greco thanatephòros)
sonnifero (latino somniferus)
calorifero (calore + -fero)
Quanto alla pronuncia, le parole composte ...
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dismisuranza
Andrea Mariani
Il vocabolo appare un'unica volta, in Cv III XIII 10, ed è di chiara derivazione francese, sia per la forma che per il significato (già largamente attestato nella poesia [...] siciliana: vedi le non poche occorrenze del sostantivo nel glossario di Panvini Rime). Nel contesto dantesco (E per questa sua dismisuranza si dice che l'anima de la filosofia lo manifesta in quel ch'ella ...
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Solco i. Il tratto della scissura interemisferica compreso tra i lobi parietali.
In anatomia comparata, osso i., osso di derivazione connettivale (da membrana) che, nel neurocranio dei Vertebrati superiori, [...] può aggiungersi fra i due parietali ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.