. Famiglia principesca albanese resa gloriosa da Giorgio, comunemente noto sotto il nome di Scanderbeg (v.) a lui dato dai Turchi. D'onde fosse originaria e quali fossero i primi C. è ignoto, come incerta [...] è la derivazione stessa del nome. Allo stato attuale delle nostre conoscenze di sicuro non si può affermare che questo: che i C. sono di origine schipetara, non serba; e che il primo personaggio storicamente noto della famiglia è un Giovanni il quale ...
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Copricapo in altri tempi usato dalle truppe di fanteria, genio, artiglieria a cavallo, guardie civiche, ecc. Può ritenersi derivazione dello sciaccò: i primi cheppì infatti avevano, all'interno, come questo, [...] armature di ferro per riparare dai colpi di fendente. Il cheppì era costituito di un tubo di feltro rinforzato da un giunco e ricoperto all'esterno di panno di varî colori; di una fascetta apposta all'ingiro ...
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Poeta e autore drammatico (Valenza 1561 - ivi 1623). Fu uno dei fondatori dell'Academia de los Nocturnos. Fra le sue numerose commedie ricordiamo La gitana melancólica (1608), La fuerza del interés (1616), [...] La venganza honrosa (1615) e El mercader amante (1616) di derivazione italiana. Scrisse, inoltre, alcune commedie di argomento religioso, un poema storico, Expulsión de los moros de España (1610) e numerosi componimenti poetici d'occasione. Fu ...
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VATICANO
Giuseppe LUGLI
. L'etimologia del nome è varia. Secondo Varrone (in Gellio, XVI, 17, e in Agostino, De Civ. Dei, IV, 21) Vaticano (Vagitano) sarebbe il dio che protegge il vagito dei neonati. [...] presso Magonza, è menzionato un mons Vaticanus restaurato dagli astiferi di Bellona Mā, Cibele]). Oggi gli storici fanno derivare Vaticanum da Vaticum, come Labicanum da Labicum, supponendo un pago o una piccola città opposta a Roma e sottomessa ...
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Canto di origine popolare afro-americana su temi evangelici sviluppatosi in America nel 19° secolo. Praticato dai grandi cori di chiesa, cominciò a essere codificato tra gli anni 1920 e 1940, in uno stile [...] che fondeva le tecniche del blues a elementi di derivazione jazz. A differenza del genere affine dello spiritual, il g. è caratterizzato da un testo di carattere soggettivo, dall’accompagnamento di strumenti e da una consistente intensità ritmica. ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] . È, questo, un raro caso di consapevole uso di determinati elementi stilistici legati a un'immagine dell'uomo derivata da una concezione pseudofilosofica e religiosa dell'esistenza. D'altra parte, in tutt'altra area, la ricordata setta ismaelita ...
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Tolomeo
Tolomeo Claudio (100 ca - 170 ca d.C.) scienziato di cultura ellenistica attivo ad Alessandria d’Egitto. Astrologo, astronomo, geografo e matematico, nella sua opera più nota, la Sintassi matematica, [...] un trattato astronomico passato alla storia con il titolo di derivazione araba di Almagesto, diede importanti contributi alla trigonometria ma soprattutto la più famosa esposizione dell’universo secondo il principio geocentrico. Il sistema tolemaico ...
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ANDRONE (ἀνδρών, "appartamento degli uomini", andron "passaggio")
G. Matthiae
Secondo Vitruvio (vi, 9), ἀνδρῶνες chiamavano i Greci quelle sale nelle quali solevano svolgersi i banchetti degli uomini [...] e nelle quali le donne non entravano; ambienti, dunque che possono considerarsi come la derivazione del μέγαρον della casa omerica. Secondo lo stesso autore, gli a. dovevano essere quadrati ed ampi tanto da farvi entrare quattro triclinî con i ...
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GARRONE, Matteo
Bruno Roberti
Regista cinematografico, nato a Roma il 15 ottobre 1968. Si è affermato nei primi anni Duemila come uno dei più interessanti cineasti della nuova generazione. Cifra riconoscibile [...] del suo cinema è una commistione tra duro realismo di derivazione documentaristica e cura formale nell’uso degli spazi e nell’invenzione visiva, derivante dai suoi inizi come artista visivo. La libertà espressiva, la mobilità della macchina da presa, ...
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AMELI, Paolo
Mario Pepe
Successo nel 1741 a Gabriele Valvassori come architetto della famiglia Pamphilj, eseguì per il principe Camillo la facciata del pal. Doria sull'od. via del Plebiscito, a Roma, [...] terminata nel 1744. L'enorme fronte mostra una precisa derivazione dalle forme borrominiane, mediate dall'architettura del Valvassori; nell'insieme però, e ancor più nei particolari, si scorge il carattere più elegante che quelle forme assumono in ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.