CREMONA, Italo
Albino Galvano
Figlio di Antonio, medico, e di Marianna Pasciutti, nacque a Cozzo Lomellina (Pavia) il 3 apr. 1905; trasferitasi la famiglia a Torino nel 1911, vi compì gli studi classici [...] appare improprio perché, se il gusto di una definizione minuziosa degli oggetti - in antitesi alle correnti di derivazione impressionistica - e la capacità di trarre dagli oggetti e dagli ambienti rappresentati suggestioni di quasi onirica magia ...
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GERINI, Gerino (Gerinoda Pistoia)
Alessandro Serafini
Nacque a Pistoia dal legnaiolo Antonio e fu battezzato nella chiesa di S. Paolo il 25 genn. 1480 (Bacci, p. 168 n. 1).
Sulla personalità artistica [...] nota dissonante della predella col Cristo in pietà e gli apostoli, dove l'uso dello sfumato e del modellato, derivati da Andrea del Sarto, non riescono a cancellare certe anomalie, evidenti soprattutto nei tratti fisionomici dei santi, che rivelano ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] tale età, uno fra i tanti. Le numerose pitture pompeiane che rappresentano la scena o parti di essa mostrano chiaramente di non derivare da opere del I sec. a. C.; il confronto con vasi àpuli (E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung, ii, pp. 822-24) dimostra ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] successivamente soprattutto sotto Giustiniano. Grabar (1958), che per primo ha classificato le a., suppone invece la derivazione dell'iconografia delle scene neotestamentarie da oreficerie e medaglie (e qui pensa anche alla comune forma rotonda ...
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GRIGIONI
C. Jäggi
(lat. Raetia; ladino Grischun; ted. Graubünden; franc. Grisons; Recia, Raetia Curiensis, ducatus Curiensis nei docc. medievali)
Cantone della Svizzera sudorientale, confinante con [...] retiche' erano state messe in relazione con prototipi siriaci, in quelli più recenti ne è stata individuata piuttosto la derivazione da esempi dell'Italia settentrionale, come S. Maria d'Aurona a Milano e Sirmione. Tra le ulteriori conquiste dell ...
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SORIA
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna centrosettentrionale, capoluogo dell'omonima provincia nella Castilla-León, ubicata su due colline lungo la riva destra del fiume Duero.L'origine di [...] Decollazione di s. Giovanni Battista e rappresentazioni animalistiche per quello del lato del Vangelo: lo stile di questi ultimi è derivato da sculture del chiostro di San Pedro (de Lojendio, Rodríguez, 1966; 1995).Il chiostro del sec. 13°, del quale ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] l'angelo con la canna e s. Giovanni. Evidenti sono gli influssi della cultura figurativa ispanomoresca, forse anche di derivazione cartografica. Il modello arrivò fino alla redazione anglonormanna dell'Apocalisse di Cambridge (Trinity College, R.16.2 ...
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ADRIANA, Villa
H. Kähler
Grande villa romana situata a 25 km ad E di Roma ed a 6oo m a S della strada Roma-Tivoli, sul versante N-O del monte Arcese, fra due piccole valli, la Fossa di Roccabruna e [...] Lipsia 1907).
A N del vecchio peristilio sorsero, forse prima della reggenza di Adriano, la cosiddetta Biblioteca Latina, una derivazione dal triclinio estivo della Domus Aurea di Nerone, e, verso il 118, la cosiddetta Biblioteca Greca, che sviluppa ...
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GRAZIOLI, Pietro (Pietro da Salò)
Lorenzo Finocchi Ghersi
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Lorenzo, attivo a Venezia a partire dal quarto decennio del XVI secolo. Originario [...] sulla terra e sui mari. L'opera del G., in particolare per l'equilibrato classicismo di base, dimostra una netta derivazione dai bronzi sansoviniani della loggetta di S. Marco. Con l'occasione di tale impresa, il G. dovette stabilire un fruttuoso ...
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COLA di Petrucciolo (Petruccioli)
Serena Padovani
La personalità di C. era del tutto sconosciuta quando G. Rosini (1841) riferiva la firma "Cola de Urbevetere" letta su un quadretto di una collezione [...] monumentalità, verso soluzioni più preziose dove il gusto per la decorazione minuta, che ha fatto pensare a una derivazione senese, si unisce ad un linearismo sciolto ma sempre controllato che offre larghe superfici al colore. Così nelle piccole ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.