I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] parametri:
(a) seconda generazione ascendente:
(i) nonno (materno o paterno), nonna (materna o paterna), dall’etimo di «evidente derivazione infantile» (Cardona 1988: 297); il lat. avus, avia continua nell’italiano letterario avo, ava (pl. avi) e in ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] si sposta nella flessione dei verbi regolari, si nota che cade sulla radice (per es., cant- in cantare; ➔ derivazione) nelle persone singolari e nella terza persona plurale del presente indicativo e congiuntivo, così come nella seconda persona ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] atra, margarita; cive, in Purg. XXXII, 101; Par. VIII, 116; Par. XXIV, 43) ai rari ➔ grecismi per lo più di derivazione patristica: perizoma (Inf. XXXI, 63), latria (Par. XXI, 111), tetragono (Par. XVII, 24) o ricostruiti erroneamente come il plurale ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] su un palo (post) un messaggio in uno spazio comune su Internet»), sia attraverso la derivazione con suffissi appositi (ad es., scannerizzare, derivato da scanner, mesciare da mèche).
L’adattamento dei nomi presenta una fenomenologia più complessa ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] che in tali casi l’intensità del campo E non ha rotore nullo; il campo deriva dalla sovrapposizione di un campo Es, derivante da cariche separate, che è conservativo e che per comodità chiameremo campo elettrostatico, e di un campo F, cui si deve la ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] s’inganna di lontano;
però alquanto più te stesso pungi»
(Dante, Inf. XXXI, 23-28)
L’attuale valore avversativo è derivato da contesti in cui però era accompagnato da una negazione, creando i presupposti per un’inferenza di tipo appunto avversativo ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] allo studio delle proprietà differenziali delle superfici; di G.L. Lagrange (1813) che introdusse il simbolo f′(x) per la derivata della funzione f(x) e al quale si deve il moderno procedimento di calcolo delle derivate.
La critica dei principi dell ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] di classificazione, cioè, che mira a collocare varietà linguistiche del presente e del passato in uno schema complesso di rapporti di derivazione. In questo senso il concetto di f. l. assume un valore che non è solo descrittivo, come nel caso delle ...
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BENCINI, Gaspero
Armando Petrucci
Nacque il 19 giugno 1775 a Colonnata (Massa Carrara) da famiglia povera. Fattosi ecclesiastico e trasferitosi a Firenze, ove compì gli studi, nel 1797, per interessamento [...] dall'indiscreto uso dell'antico (ibid., pp. 140-148), il B. propugnava una soluzione di compromesso fra la pedissequa derivazione, in campo linguistico, dai classici, e le esigenze dell'uso vivo, e sosteneva che "bisogna dunque adoprare parole... le ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] quel suono sia in interno (shop) che in fine di parola (Bush).
Dei nomi di paesi è interessante considerare anche la derivazione: come, cioè, si designino «gli abitanti di» e le «cose attinenti a» non solo quando la distanza dalla ‘base’ sia netta ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.