Nome (dall’arabo dialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] sedentarie.
Nell’Arabia preislamica, i b. occupavano soprattutto l’altopiano centrale della penisola, e cioè il Neged, e il deserto di Siria. La diaspora araba, con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a ...
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KASSALA
Rodolfo Fattovich
(XX, p. 134)
Città del Sudan (98.750 ab. nel 1983), capoluogo dell'omonima provincia, è centro commerciale e agricolo, nonché religioso, di notevole importanza, quale punto [...] di una cultura autoctona tra il 5000 a.C. e il 300-400 d.C.; la presenza di contatti con la Nubia e il deserto orientale, tra il 5000 e il 1500 a.C.; il progressivo coinvolgimento nel circuito d'interscambio tra Egitto, Nubia, Corno d'Africa e Arabia ...
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GEDEONE
Vincenzo CAVALLA
. Quinto giudice, o capitano, di Israele, figlio di Gioas, della tribù di Manasse. Secondo la narrazione biblica (Giudici, VI segg.) facevano allora irruzioni ogni anno in [...] Palestina i Madianiti, gli Amaleciti e altri popoli nomadi del deserto, rapinando e distruggendo ogni cosa. G. è designato da Jahvè liberatore del suo popolo. Un angelo gli appare e glie ne dà incarico. Per prima cosa, come prova di fedeltà a Jahvè, ...
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Mimì metallurgico ferito nell'onore
Andrea Maioli
(Italia 1972, colore, 121m); regia: Lina Wertmüller; produzione: Daniele Senatore, Romano Cardarelli per Euro International; sceneggiatura: Lina Wertmüller; [...] nera fa la campagna elettorale per il suo padrino. L'amico più sincero e Fiore lo abbandonano per sempre, in quel deserto giallo di zolfo e pietre dove tutto ha avuto inizio.
Lo chiamano Mimì ma il suo nome è Carmelo, Mardocheo Carmelo: professione ...
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Esploratore dell'Australia (St. Cleram, Irlanda, 1820 - m. in Australia 1861); partito da Melbourne con tre indigeni e 14 Europei (1860), raggiunse in circa tre mesi la regione del Cooper Creek. Lasciatovi [...] un deposito di viveri, proseguì con tre compagni, attraverso il deserto fino al fiume Flinders e al Golfo di Carpentaria (1860-61). Sulla via del ritorno, non sopravvisse alla fame e alle malattie. ...
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Monaco (n. Mutalaska, presso Cesarea di Cappadocia, 439 - m. presso Gerusalemme 532); trascorse, giovanissimo, qualche tempo in un monastero nei pressi della città natia; passò poi in Palestina ove, dopo [...] un'esperienza di vita cenobitica, si ritirò in un eremo nel deserto. Per i discepoli, sempre più numerosi intorno a lui, organizzò la "grande laura" (478), ottenendo che vi fosse consacrata una chiesa, mentre lo stesso S. era ordinato sacerdote per ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] peculiari, e quella erpetologica. Degna di nota è anche l'entomofauna, specialmente per ciò che riguarda le forme a carattere desertico. I pochi corsi d'acqua che non si seccano sono pescosi.
Quanto alle condizioni sanitarie, il clima in generale è ...
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HAMADA el-HOMRA (A. T., 109-110-111)
Émile Félix Gautier
el-HOMRA Regione a S. della Tripolitania, fra le più desolate del Sahara.
H. Barth, il primo esploratore che l'ha traversata, ne fa una descrizione [...] hamada è grande e cosi l'uniformità della desolazione è assoluta". La terribile fama del Hamada el-Homra spiega come questo deserto sia poco conosciuto; e infatti su di esso poche notizie si hanno oltre quelle riportate da Barth e Duveyrier.
Il nome ...
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GREGORY, Herbert Ernest
Geologo nordamericano, nato a Middleville (Mich.) il 15 ottobre 1869. Studiò alla Yale University in New Haven (Conn.) ove fu nominato nel 1905 pro1essore di geologia. Dal 1920 [...] . Partecipò a varie spedizioni scientifiche, come la Yale-Peruana (1912); esplorò il deserto d'Australia (1916) e contribuì alla conoscenza della geologia del deserto di Arizona (1908-12, 1915-17). Ha in particolare compiuto ricerche sulla geologia ...
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al-Mah¿duun
Giuseppe Gariazzo
al-Mah̠du῾ūn
(Siria 1972, Gli ingannati, bianco e nero, 120m); regia: Tawfiq Salih; produzione: Organisme du Cinéma Syrien; soggetto: dal romanzo Riǧāl fī al-šams (Uomini [...] così come una soggettiva di questi stati d'animo e fisici. Il bianco e nero restituisce il contrasto fra la luce accecante del deserto e i corpi sempre più sporchi e senza forze degli uomini. al-Mah̠du῾ūn è un film inscritto nel bianco e nel nero ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...
deserto2
deṡèrto2 (ant. diṡèrto) s. m. [dal lat. desertum, part. pass. neutro sostantivato di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Grande distesa di terreno arido, quasi del tutto incoltivabile e disabitato (per es., il d. del Sahara). Più specificamente,...