GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] fase della produzione scientifica del G., che ben presto abbracciò anche la Corsica, vanno menzionate la rassegna critica Dialettisardi, apparsa tra il 1890 e il 1913 nel Kritischer Jahresbericht über die Fortschritte der romanischen Philologie (I ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] dal fatto di presentare tutti un sistema fonologico a cinque vocali e a tre gradi di apertura.
Il vocalismo tonico sardo ➔ sardi, dialetti ha dimezzato il patrimonio delle dieci vocali latine (esempi logudoresi): ī e ĭ > i: [ˈfiːlu] «filo», [ˈpi ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] ., tosc. canterebbe, con, ancora una volta, il passaggio da una forma analitica a una forma sintetica.
Il sardo (➔ sardi, dialetti) si discosta, sia nel caso del futuro sia in quello del condizionale, dal comportamento della maggioranza delle lingue ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] (DES; Wagner 1960-1964) rimane tuttora il più importante studioso delle varietà del sardo (➔ sardi, dialetti).
Al progetto svizzero dell’AIS si contrappose nel giro di pochi anni quello dell’Atlante linguistico italiano (ALI), concepito da Matteo ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] gerundio, che nell’italiano d’oggi ricorre con tale funzione in alcuni dialetti, come il sardo (appu biu sorri mia currendi «ho visto mia sorella che correva»; ➔ sardi, dialetti) o in altre lingue romanze come lo spagnolo (➔ lingue romanze e italiano ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] di vista sociale. Nel primo tipo di italiano intervengono numerosi fattori: l’azione del dialetto, di cui si può avere anche una competenza passiva (➔ sardi, dialetti); la prevalenza di esiti italiani diffusi in diverse aree dell’Italia; l’impiego di ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] [ˈstɔːmuɣu] (Rohlfs 1949: §§ 197, 217). Da notare, infine, che uno dei caratteri distintivi del dialettosardo logudorese (➔ sardi, dialetti): è la conservazione delle velari latine davanti a vocale palatale: ad es., [ˈlɛːgere] per leggere, [ˈkɛːna ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] . XXI, p. 100) è noto soprattutto grazie a inscrizioni del 4° secolo da Sardi e altre parti della Lidia. Il suo carattere a. e indoeuropeo è ormai ovvio ( (uno dei due dialetti) del 40 secolo. Allo stesso periodo appartiene il dialetto meno noto (B ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] esiste anche la pronuncia tronca bantù); la /u/ atona in fine di parola è semmai una caratteristica di certi dialetti (reatino, sardo, salentino). Per ciò che riguarda invece il vocalismo tonico, la lacuna in posizione finale è costituita da /o ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] non unica fonte della categoria romanza: ipse gli contese il campo e i suoi esiti restano oggi in sardo (➔ sardi, dialetti). La ricostruzione delle tappe di questa evoluzione si fonda sull’ipotesi di un progressivo indebolimento della forza deittica ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
vocalismo
s. m. [der. di vocale2]. – L’insieme, il sistema delle vocali di una lingua o di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: il v. italiano, inglese, latino, greco; il v. del fiorentino, del genovese, del siciliano; il v....