MARZOLO, Paolo
Leonardo Savoia
– Nacque a Padova il 13 marzo 1811 da Antonio e da Francesca Casagrande.
Ingegno precoce, a quattordici anni seguì il corso di filosofia nell’Università di Padova continuando [...] , ungherese, ebraica e successivamente araba, turca e cinese; investigò con attenzione sulle differenze che riscontrava nei dialetti. Fece tesoro anche delle sue esperienze nell’osservazione dei malati.
Trasferitosi a Treviso, nell’aprile 1848, dopo ...
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mucciare
Alessandro Niccoli
Solo in If XXIV 127 Dilli che non mucci, / e domanda che colpa qua giù 'l pinse, comunemente interpretato come " non fugga ", " non scappi ".
Il verbo era di molte parlate [...] " e, pur senza accettarla, riferisce l'ipotesi che mucci valga " si nasconda ", secondo un'accezione attestata dai dialetti italiani odierni e dal francese antico mucir (cfr. Pézard). Il Pagliaro, invece, intende " non cerchi di sfuggire " in ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] .000 abitanti. Unico porto del paese è la cittadina di Capodistria.
La lingua nazionale è lo sloveno, suddiviso in numerosi dialetti, ma nelle regioni etnicamente miste sono parlati anche l’italiano e l’ungherese.
La religione dominante (57,8%) è la ...
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Linguista e filosofo del linguaggio, nato a Torre Annunziata, Napoli, il 31 marzo 1932. Allievo di A. Pagliaro, ha insegnato nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Dal 1974 è ordinario [...] programmi didattici) alla delineazione di un nuovo metodo dell'insegnamento dell'italiano, sullo sfondo delle differenze determinate dai dialetti e dagli idiomi di minoranza, oltre che dal retaggio di profonde contraddizioni sociali.
Tra le altre sue ...
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. Popolo dell'Etiopia centrale, settentrionale ed occidentale, del ramo cuscitico. Sembra avere in antico costituito la massa della popolazione dell'Abissinia. Nei riguardi filologici e culturali si è, [...] tigrine, Averghellé, Borà, Selvà (Salawa); 3° gruppi dell'ovest, dal Semien al Quara: vi appartengono diverse popolazioni a diverso dialetto, come i Oaila, i Kemant, i Falascià; 4° gruppi del sud-ovest, a partire dal sud del Quara, passando a ...
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ISAC (somalo: Isāq)
Enrico Cerulli
Popolazione somala, abitante sulla riva africana del Golfo di Aden nell'attuale British Somaliland Protectorate. Come altre tribù somale, così anche gl'Isac collegano [...] Isac occupano tutta la zona da Zeila a Hais lungo la costa e di lì al confine anglo-etiopico. Parlano un dialetto somalo nel quale si notano alcune particolarità speciali della parlata dei Habar Ḥabūshēd in confronto di quella dell'altro gruppo Isac ...
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FROLLO, Giovanni Luigi
Guido Alfani
Nacque a Venezia l'8 giugno 1832 da Luigi e Caterina Foscarini. Suo padre, discendente da un'antica famiglia di Pisa, era consigliere imperiale e assessore presso [...] uno studio comparativo che considerava la lingua letteraria toscana, da lui intesa come una sintesi, seppure imperfetta, dei dialetti di tutta Italia. Proponeva poi la compilazione di un glossario completo comparato della lingua romena con la lingua ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] ; R. Giordano, Napoli, Liguori, pp. 1-24.
Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (Fonetica; ed. orig. Historische Grammatik der italienischen Sprache und ihrer Mundarten ...
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LUPETINO (Lupatino, fra Baldo d'Albona; la forma moderna croata Lupetina non è attestata nel secolo XVI), Baldo
Silvano Cavazza
Nacque ad Albona, sulla costa orientale dell'Istria veneziana, nel 1502 [...] faceva parte della provincia dalmata dell'Ordine: qui si segnalò subito come predicatore sia in italiano, sia nei dialetti croati della zona. Alla fine degli anni Trenta doveva già essere sostenitore delle dottrine dei riformatori evangelici tedeschi ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] dei defunti» (diffuso ovunque) < yiddish Yorzeit. Si ha così una serie di forme conservative usate in passato dai dialetti comuni e da un certo punto in poi proprie solo o prevalentemente della comunità ebraica locale (per es., giudeo-veneziano in ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...