DE DONATI, Ludovico (Alvise)
Mario Natale
Janice Shell
Ne sono sconosciuti l'anno e il luogo di nascita; le più antiche testimonianze documentarie a lui relative lo segnalano non ancora "magister" e [...] ); queste varianti, ricorrenti nei documenti contemporanei (se ne veda la documentazione depositata presso il Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana a Lugano), hanno fatto supporre a torto l'esistenza di due distinte personalità anagrafiche ...
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CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] con L. Serio, a scendere in campo nella polemica suscitata dalla pubblicazione di uno scritto di F. Galiani, Del dialetto napoletano (1779), che egli recensì burlescamente; e quando l'abate, irritato, lo attaccò nella seconda edizione del suo libro ...
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CORAZZINI, Francesco
Paolo Petroni
L'unico dato anagrafico sicuro del C. è quello relativo alla data e al luogo della sua nascita: 2 ag. 1832 a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Sia presso [...] trova rime, metro, armonia che mancavano nei testi editi finora? Il Corazzini fa questo perché ha potuto studiare il dialetto nei primi scrittori siciliani... Ci sembra però che alcune forme, ma alcune soltanto, non siano del siciliano di una volta ...
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ACCOLTI (Accolti-Gil), Michele
Pietro Pirri
Di nobile casato, nacque a Conversano (Bari), non a Copertino o a Bari come qualcuno inesattamente scrive, il 29 genn. 1807. Nel 1830 ebbe un posto all'Accademia [...] da Anversa destinato alla missione delle Montagne Rocciose. I primi anni fu a Vancouver dove si dedicò allo studio dei dialetti di quelle popolazioni indigene. Succedette poi al p. de Smet come superiore della residenza di Willamett; ma il 29 sett ...
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Tenca, Carlo
Critico letterario, giornalista e politico (Milano 1816 - ivi 1883). Dopo essersi brevemente dedicato all’insegnamento, iniziò a collaborare a importanti riviste: «Italia musicale», «Corriere [...] fu deputato della Destra. Ebbe una lunga relazione sentimentale con la contessa Clara Maffei. Pubblicò versi in italiano e in dialetto milanese e un romanzo storico, La Ca’ dei cani (1840). Importanti le sue pagine di critica letteraria: scrisse sul ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] dall'idea che una lingua letteraria "comune" a tutta l'Italia potesse essere quella costituita dall'incontro tra i varî dialetti italiani, in particolare tra il milanese e il toscano; ma poi piegò sempre più verso la concezione che la lingua comune ...
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CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] italiana" di F. C., Firenze 1966; Id., I manoscritti T inf. della Bibl. Ambrosiana di Milano, Milano 1968; Id., I dialetti friulani nei manoscritti di F. C., in Atti delCongresso intern. di linguistica e tradiz. popolari... 1969, Udine 1970, pp. 115 ...
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PEDROTTI, Giovanni
Mariapia Bigaran
PEDROTTI, Giovanni. – Nacque a Rovereto il 26 maggio 1867 da Antonio e Clotilde Balista.
Il padre Antonio apparteneva a una famiglia benestante imparentata con la [...] Cultore di botanica e pubblicista, collaborò a riviste locali e nazionali, dedicandosi a studi sulla toponomastica, sui dialetti, sulle tradizioni locali e familiari e sulla flora alpina. Come molti rappresentanti dell’élite locale di fine Ottocento ...
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Storico della lingua e saggista italiano (n. Castigliole Saluzzo, Cuneo, 1936); dal 1976 prof. di storia della lingua italiana all'univ. di Torino. Oltre a studi su diversi aspetti della lingua, letteraria [...] credenze della civiltà contadina; Sicuterat. Il latino di chi non lo sa: Bibbia e liturgia nell'italiano e nei dialetti (1999; nuova ed. ampl. 2001), una sorta di catalogo ragionato delle espressioni derivate, spesso per fraintendimento e corruzione ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] teorici che aprono l’opera trapela questo interesse per l’oralità e la varietà. Cesarotti osserva che dappertutto si adoperano i dialetti, che all’interno di ogni città si registrano differenze di ceto e di pronuncia, per le quali la lingua dei colti ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...