Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] dallo standard Küche (cfr. Serianni 1990: 98): anche il tedesco di partenza, quindi, può essere una varietà o un dialetto, spesso del sud, bavarese, o svizzero o austriaco. Dallo svizzero tedesco Mugg, Muchi «bovina giovane» proviene la voce mucca ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] riguardano l’interferenza fra sistemi linguistici di carattere interindividuale, ovvero fra lingue nazionali, fra una lingua e i suoi dialetti, fra vari registri o fasi diverse di una stessa lingua (prestito interno), fra lingue del passato e quelle ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] 7% del lessico di base (Lorenzetti 1998: 35). Il dato aumenta se si considerano anche i francesismi assunti dai dialetti e quelli usciti dall’uso, e in genere gli occasionalismi documentati in testi settoriali.
Alla dominazione carolingia (secoli IX ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] popolari siciliane (1871-1913), in 25 volumi di cui 4 dedicati ai Proverbi siciliani raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d’Italia (1879-1881). Le classiche raccolte di Giusti e di Pitrè sono state prese a modello per le numerose ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] 1985-1992), il Dizionario abruzzese e molisano (DAM) di Ernesto Giammarco (5 voll., Roma 1968-1985), il Vocabolario dei dialetti salentini (Terra d’Otranto) (3 voll., Monaco 1956-1961), il Nuovo dizionario dialettale della Calabria (NDC) di Gerhard ...
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La categoria dei nomi di massa, presente in molte lingue del mondo, è costituita da ➔ nomi che presentano diverse proprietà, in particolare:
(a) indicano tipicamente sostanze o materie anziché individui;
(b) [...] morfologico, che secondo alcuni studiosi può essere considerata un valore autonomo della categoria del ➔ genere (➔ neutro).
Nella maggior parte dei dialetti in questione, a segnalare che si tratta di un nome di massa non è il nome stesso, ma solo gli ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] 1978: 184):
(42) mi prese del costui piacer sì forte (Dante, Inf. V, 104)
Inoltre, in italiano antico (e in alcuni dialetti toscani e mediani di oggi), le forme di terza persona singolare (per es., suo/sua/suoi/sue) sono usate anche per indicare un ...
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Il termine ibridismo, in senso tecnico, designa una parola alla cui formazione concorrono elementi provenienti da sistemi diversi; più precisamente, può indicare:
(a) una parola complessa che presenta [...] masch. sing. sicil. -u, di contro al sicil. taddarita), ecc.
La contiguità genealogica tra l’italiano e i dialetti della penisola dà talvolta luogo a ibridazioni idiosincratiche, che, a differenza del tipo farma (o di ciappare, droccare, guardé ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] per causa che «a causa di», il giorno dietro «il giorno dopo», non proseguo altro «non proseguo più».
Il dialetto veneto, soprattutto il veneziano, ha introdotto numerose forme nell’➔italiano standard, alcune con referenti locali come gondola, calle ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] sono considerati tradizionalmente tripartiti (Meyer-Lübke 1899; Vanelli 1997), in contrasto con la maggior parte dei dialetti settentrionali, bipartiti. Secondo gli studiosi, i sistemi tripartiti avrebbero continuato il sistema del latino (hic, iste ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...