Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] contesti formali e con interferenze dialettali più marcate per i parlanti istruiti; i secondi possono anche non conoscere il dialetto, e in questo caso i tratti locali non sono dovuti a un’interferenza diretta. Alcuni fenomeni dell’italiano regionale ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] verbo e l’omissione dell’➔articolo determinativo.
La polivalenza di che è certamente un tratto dovuto all’influenza dei dialetti locali, ma nello stesso tempo è un fenomeno di ➔ semplificazione che l’italiano regionale sardo condivide con l’italiano ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] Milano e nei sonetti romaneschi di Belli, ma entrano nei dizionari italiani soltanto alla fine del secolo.
Oggi i ➔ dialettismi si identificano con voci da tempo entrate nell’italiano, di cui hanno assunto perfettamente la forma: tuttavia, accanto a ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] criminale, visto che si parla della mafia russa o della mafia cinese, ma che pure resta legata alla Sicilia). Altri dialettismi, pur essendo entrati nella lingua, almeno per frequenza d’uso caratterizzano ancora un’area specifica (è il caso di molti ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] telefonare (la telefono «le telefono»). Rientrano in un italiano basso (e forse solo di Napoli e dintorni) sequenze calcate sul dialetto come la voglio bene «le voglio bene» (anche con oggetto non pronominale come voglio bene la famiglia mia), non lo ...
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I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] attività lavorative, spesso desunto dai dialetti e non sempre distinguibile dal patrimonio lessicale di questi.
La prima differenziazione tra gergo dei mestieri e gergo della malavita risale a Bernardino Biondelli, che, negli Studii sulle lingue ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] verbo sintagmatico, si può ricorrere anche alla coesione grafica (➔ univerbazione), come illustra l’uso di molti scrittori in dialetto friulano della «lineetta tra verbo e avverbio (cjoli-vie «prendere in giro», fâ-su «costruire», ecc.), a indicare ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista funzionale: dal punto di vista storico, perché molte lingue e dialetti hanno contribuito a formarlo e arricchirlo; da quello funzionale, perché la gamma dei suoi usi si è ampliata nei secoli e ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] e italianismi, in Iid., L’amanuense analfabeta e altri saggi, Firenze, Olschki, pp. 169-182.
Marcato, Carla et al. (2002), I dialetti italiani nel mondo, in Cortelazzo et al. 2002, pp. 1074-1096.
Nesi, Annalisa (2002), La Corsica, in Cortelazzo et al ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...