DAL POZZO, Agostino
Paolo Preto
Nato a Rotzo (Vicenza) il 23genn. 1732 da Pietro e Maria Maddalena Dalla Costa, poveri contadini dell'altopiano, poté avviarsi agli studi grazie all'interessamento e [...] quasi fosse un disonore e una infamia il servirsene" (p. 49); egli rivendica invece il valore e la dignità del modesto dialetto dei suoi padri: "È purtroppo vero che ogni lingua, per destino inevitabile a cui va soggetta, deve presto o tardi essere ...
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Veneto Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda [...] vocalismo, per cui si accostano al toscano, come la conservazione delle vocali atone, postoniche e finali. All’interno dei dialetti veneti si possono distinguere due tipi: a) il veneziano, a oriente, che comprende Venezia e i territori limitrofi, in ...
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(gr. ῎Ιωνες) Una delle stirpi greche tradizionali, che indica sia i Greci dell’Attica e dell’Eubea, i primi a giungere nella penisola secondo la tradizione antica, sia quei coloni che sullo scorcio del [...] , fu a base ionica; nel 5° sec. a.C. scrissero in ionico (i. recente) Erodoto e il dorico Ippocrate di Coo. Fra i dialetti greci lo ionico ha maggiori somiglianze con l’attico e si parla quindi di un gruppo i.-attico.
Scuola ionica Nome generico con ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] fenomeno è ancora presente in aree della Valle d’Aosta e a Faeto e Celle ([ʧanˈta] opposto a [mənˈʤijə]). Nei dialetti della Valle dell’Orco, ma non solo, si sono conservate certe consonanti in finale di parola, sia nella flessione verbale che nella ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio [...] lat. accentata in sillaba libera). Gli altri caratteri principali della n. sono l’interesse predominante per la fonetica, per i dialetti o comunque per le parole e le forme di tradizione popolare, e infine per gli aspetti e i problemi diacronici, cui ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] c’era nessuno; fa niente. Queste costruzioni possono riflettere il sostrato dialettale a negazione postverbale di alcuni dialetti gallo-italici (➔ dialetti): sta fomna la m pyaz mia «questa donna non mi piace» (lomb. orientale).
Con elementi negativi ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] 1978: 184):
(42) mi prese del costui piacer sì forte (Dante, Inf. V, 104)
Inoltre, in italiano antico (e in alcuni dialetti toscani e mediani di oggi), le forme di terza persona singolare (per es., suo/sua/suoi/sue) sono usate anche per indicare un ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] XX secolo.
Dopo l’Unità d’Italia (1861), il nuovo Stato dovette fare i conti con un Paese in cui i dialetti erano il mezzo di comunicazione prevalente (➔ sociolinguistica), e «apparve impellente la necessità di disporre d’un tipo d’italiano che fosse ...
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Il termine ibridismo, in senso tecnico, designa una parola alla cui formazione concorrono elementi provenienti da sistemi diversi; più precisamente, può indicare:
(a) una parola complessa che presenta [...] masch. sing. sicil. -u, di contro al sicil. taddarita), ecc.
La contiguità genealogica tra l’italiano e i dialetti della penisola dà talvolta luogo a ibridazioni idiosincratiche, che, a differenza del tipo farma (o di ciappare, droccare, guardé ...
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ORECCHIO O ORECCHIA?
In italiano esistono due forme provenienti dal latino auriculam: il sostantivo maschile orecchio e il sostantivo femminile orecchia.
• Il maschile singolare orecchio è la forma più [...] Ho fatto un’orecchia alla pagina che mi interessa
Il plurale è orecchie.
La forma femminile, diffusa anche in molti dialetti, è comune nei nomi di cibi
orecchia di elefante (= tipo di cotoletta alla milanese)
orecchiette alle cime di rapa (= tipo ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...