Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] e da quella del resto della Svizzera).
I rilevamenti più recenti hanno mostrato la forte avanzata dell’italiano a scapito del dialetto, ma al di là di ciò non va dimenticato il dato assoluto, che rivela che quasi un abitante di nazionalità svizzera ...
Leggi Tutto
Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] con la Tosca-na e con Roma ostacolarono l’influenza genovese sui dialetti corsi, che rientrano, comunque, nell’area italiana centromeridionale (➔ corsi, dialetti). Al contrario, a Malta, Svevi, Aragonesi, Castigliani e lo stesso Ordine internazionale ...
Leggi Tutto
I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] : 82) e dal fatto che si appare in luogo del pronome di prima persona plurale noi in diverse varietà toscane (➔ toscani, dialetti), in cui si va vale «(noi) andiamo» (Cennamo 1997: 82; 1998: 158 e ulteriori riferimenti).
Con i riflessivi diretti o ...
Leggi Tutto
Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] di Firenze, quale modello della lingua comune e illustre. L’autorità del fiorentino sta nell’essere il più vicino tra i dialetti italiani alla lingua comune, ma la legittimità nell’utilizzo dei vocaboli deve essere dettata dall’uso e non dai testi di ...
Leggi Tutto
ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] abbastanza chiara dell'arabo, in cui distingue le varietà di scrittura e la differenziazione linguistica del gruppo di dialetti occidentali ("punico") dalla lingua classica, e dà uno schizzo grammaticale di ambedue, fondandosi per il primo sull'opera ...
Leggi Tutto
FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] la grande erudizione, ma non condivise la tendenza a riconoscere la preminenza assoluta del toscano sugli altri dialetti italiani.
Destinatari del trattato sono "Prosatori, Poeti, Accademici, Segretarj, Predicatorj, e qual si voglia persona, che ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] nello Yemen da almeno il 1° millennio a.C. sino all’epoca islamica ed è ora estinto, salvo qualche traccia nei dialetti sudarabici di Mahra e Socotra. L’arabo settentrionale, la cui più antica testimonianza epigrafica è del 4° sec. d.C. (stele ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] lingua indoeuropea appartenente al gruppo baltico, all’interno del quale si differenzia per il suo carattere conservativo. I dialetti lituani si distinguono in due gruppi: alto-lituano e basso-lituano, chiamato anche gemaitico. Il primo gruppo appare ...
Leggi Tutto
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] J. Pujol di Mataró (16°-17° sec.) e V. García (17° sec.).
Sotto l’influsso del castigliano, la lingua decadde a dialetto e cessò di avere carattere ufficiale; nel 1714 si chiusero le università catalane, cui Filippo V voleva contrapporre la nuova di ...
Leggi Tutto
Linguista e filologo italiano (Roma 1947 - ivi 2022). Laureatosi in Lettere sotto la guida di A. Castellani (1970), ha presto intrapreso la carriera accademica: è stato professore incaricato di Storia [...] (1996-2014), pubblicata nello stesso anno.
Tra le voci redatte per l'Istituto della Enciclopedia Italiana: Lingua e dialetti italiani, in Enciclopedia Italiana - VI Appendice, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2000; Nomi e cognomi, in ...
Leggi Tutto
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...