PONZA, Michele
Sergio Lubello
PONZA, Michele. – Nacque a Cavour nel settembre 1772, probabilmente da una famiglia agiata originaria del luogo, sulla quale non si hanno notizie.
Prese i voti molto giovane, [...] anche contro il Giornale d’avvisi pel commercio, cfr. Marazzini, 1984, pp. 193 s.). Nonostante il clima di ostilità al dialetto nel Piemonte dell’epoca, il purista Ponza ne considerò legittimo l’uso per predicare in villaggi in cui non si parlava ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] che insieme comprende e dà corpo all'esperienza di opere in un'altra lingua. Oggetto di questa esperienza è l'unità dialettica di forma e contenuto, come rapporto di volta in volta instauratosi fra la singola opera e un dato orizzonte di ricezione ...
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Lessicografia
Luca Serianni
La grande vitalità delle iniziative in campo lessicografico, manifestatasi già negli ultimi decenni del 20° sec., è confermata dalla pubblicazione di numerosi dizionari dell'uso, [...] tempo promosso da G. Piccitto. L'opera, fondata su un fitto reticolo di punti di informazione (374), pone i dialetti siciliani in una condizione di privilegio rispetto ad altre grandi aree per cui è giocoforza ricorrere alle meritorie imprese della l ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] le "regioni più incolte della linguistica indoeuropea", e due anni dopo intraprende un viaggio in Lituania per studiare sul campo dialetti arcaici nelle loro varietà parlate (v. De Mauro, 1989, pp. 294 e 299). Soprattutto il superamento del confine ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] mercantili costituiscono una preziosa documentazione della lingua non letteraria, con interessanti fenomeni di ibridazione fra dialetti dovuti alle situazioni di contatto linguistico tra parlanti eterogenei innescate dalle necessità dell’azienda. La ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] antonomasia o per ➔ metonimia; il procedimento conta numerosi esempi ed è continuamente produttivo sia in italiano che nei dialetti.
Si chiama deonomastica (➔ deonomastici) lo studio delle forme comuni del lessico che derivano da nomi propri (da nomi ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] A un meccanismo analogo si deve anche la diffusione di accusativi preposizionali fuori di quelle varietà regionali i cui dialetti ne sono storicamente privi. In particolare con verbi ‘psicologici’, cioè che esprimono stati d’animo, emozioni, ecc., in ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] nel 1552) Folengo si dedica alla revisione delle sue Macaronee, in un ricercato equilibrio delle componenti linguistiche – latino, toscano e dialetti (il nativo mantovano, il bresciano, il veneto e gli altri con cui era venuto a contatto nelle sue ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] sono gli avverbi costì / costà e il dimostrativo codesto. Il sistema ternario del toscano (antico e moderno: ➔ toscani, dialetti) può essere illustrato con l’opposizione tra i dimostrativi questa, quella e codesta:
(7) dammi questa penna (vicinanza ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] lessicologia, Torino, UTET.
Iacobini, Claudio (1999), I prefissi dell’italiano, in Fonologia e morfologia dell’italiano e dei dialetti d’Italia. Atti del XXXI congresso della Società di Linguistica Italiana (Padova, 25-27 settembre 1997), a cura di ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...