Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] linea dell’Appennino, all’incirca da Massa ad Ancona; si estende inoltre alla Corsica e alla Sardegna, che hanno nei dialetti una sonorizzazione anche più estesa.
La Toscana ha tenuto, riguardo alla lenizione, una posizione autonoma e, per la lingua ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ma anche in posizione intervocalica (quindi tra sonoranti): alzare [alˈdzaːɾːe] e nazione [na'dzjone]. Nei dialetti settentrionali le affricate postalveolari hanno un’articolazione più avanzata e possono coincidere con le alveolari [ʦ] e [ʣ] (per es ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] Metafora e vita quotidiana, Milano, Bompiani, 1998).
Rohlfs, Gerhard (1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti. Sintassi e formazione delle parole, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delle parole) (1a ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] mi toccare, «Lingua nostra» 2, pp. 126-127.
Meyer-Lübke, Wilhelm (1927), Grammatica storica della lingua italiana e dei dialetti toscani, riduzione e traduzione di M. Bartoli & G. Braun, Torino, G. Chiantore succ. E. Loescher.
Patota, Giuseppe ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] francesismo chef si è aggiunto alla coppia capo / ceffo; a solaio si è affiancato l’anglolatinismo solarium, ecc.) o da dialetti (si pensi al romanesco bono/a «fisicamente attraente» rispetto a buono/a).
Sebbene il fenomeno non sia esclusivo di voci ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] , come il sardo (appu biu sorri mia currendi «ho visto mia sorella che correva»; ➔ sardi, dialetti) o in altre lingue romanze come lo spagnolo (➔ lingue romanze e italiano):
(70) e al palagio giunte a assai buona ora, ancora quivi trovarono i giovani ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] con presenza di un soggetto espletivo e(gli), proprio del fiorentino e di molti dialetti toscani d’oggi (Cennamo 1997: 158; Jezek 2010: §§ 3.1; 5 ), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti,Torino, Einaudi, 1966-1969, 3 voll., vol ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] und ihrer Mundarten, Bern, A. Francke, 3 voll. (trad. it. Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1966-1969, 3 voll.).
Salvi, Giampaolo (1991), L’accordo, in Grande grammatica italiana di consultazione, a ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] un po’ di pane»]
Un diverso fenomeno è invece l’➔ accusativo preposizionale, che ricorre con particolare frequenza nei dialetti dell’Italia meridionale, nel sardo e nelle varietà di italiano regionale parlate in queste zone, oltre che in alcune ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] “quanto a”, cfr. lo favellatore restò di favolare “s’arrestò quanto al raccontare” (Novellino, 31)» (Rohlfs 1969: 99).
Nei dialetti meridionali l’infinitiva retta dai verbi di percezione può essere introdotta da di, a differenza di quanto avviene in ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...