Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] in francese (ad es., lot /lo/ «partita (di merce)» ~ long /lõ/ «lungo»), in portoghese e anche in alcuni dialetti piemontesi, lombardi, liguri, emiliani, veneti. Non è rilevante per l’italiano, poiché non esistono coppie minime (➔ coppia minima ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] , ricevere), e in qualche caso entrambe le forme con distinzione di significato (come in ripa e riva).
I dialetti conservano in gran parte le condizioni antiche, salvo qualche modificazione dovuta a influsso della lingua letteraria e della scrittura ...
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Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] ). Nel campo lessicografico, A. può essere considerato un iniziatore per la sua opera Λέξεις, divisa per argomenti e per dialetti, della quale abbiamo qualche frammento. In grammatica sosteneva il principio dell'analogia. Si citano di A. anche un ...
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(ebr. Kūsh) Antico popolo dell’Africa nord-orientale (il nome deriva da Kūsh, primogenito di Cam), stanziato nella regione a S dell’Alto Egitto.
Le lingue cuscitiche costituiscono un sottogruppo meridionale [...] dall’estremità settentrionale del Kenya e dell’Oltregiuba fino alle vicinanze del Lago Ascianghi e ai confini dell’Ogaden); d) meridionale o sidama, formato dai dialetti parlati dalle popolazioni sidama fra l’alta valle dello Scebeli e il Lago Zuai. ...
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Uno dei più numerosi popoli nilotici del Sudan meridionale (circa 2.000.000 di individui) stanziato nella regione tra il Bahr al-‛Arab e il Nilo Bianco e sulla riva destra del Nilo presso la foce del Sobat, [...] .
La lingua d. è parlata fra il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro e anche più a est, sulle due rive del Sobat, sulla destra del Baér el-Gebel, sulla sinistra del quale si parlano dialetti affini. Il d. è generalmente classificato fra le lingue nilotiche. ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] , The typology of the Proto-Indo-European segmental inventory, in Journal of Indo-European studies, 1977, 5, pp. 41-53.
Lingue e dialetti. Popoli e civiltà dell'Italia antica, a cura di A.L. Prosdocimi, 6° vol., Roma 1978.
Th.V. Gamkrelidze, V.V ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] es., i[m] barca, co[ɱ] fiducia, co[n] dignità, co[ŋ] calma).
La palatale è realizzata come nesso [nj] nei dialetti settentrionali (ad es., lagna [ˈlanja]).
L’opposizione tra i due luoghi di articolazione si appoggia su coppie (sub-)minime come pala ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] stata lenta, era mancato per quasi mille anni un potere politico (e quindi linguistico) centrale e l'affermarsi di un dialetto su tutti gli altri (il fiorentino) era stato il prodotto di fattori esclusivamente culturali. Difatti, più che a un popolo ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] 7% del lessico di base (Lorenzetti 1998: 35). Il dato aumenta se si considerano anche i francesismi assunti dai dialetti e quelli usciti dall’uso, e in genere gli occasionalismi documentati in testi settoriali.
Alla dominazione carolingia (secoli IX ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] Siena; p. 228: Da Stendhal a Cooper; 8, 1993, p. 107: Americani in Italia; p. 168: Il console americano; p. 247: Il dialetto invertebrato; p. 303: L’italiano alla corte inglese; 9, 1994, p. 41: Un certo Moryson; p. 171: Inghilterra, fine ’500; p. 242 ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...