L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] che non riesco più a distinguere il buon consiglio dalla deriva del senso? (Eco, Il pendolo di Foucault).
Nei dialetti e negli italiani regionali, l’ordine degli elementi maggiori (soggetto, oggetto e verbo) e anche di alcuni minori può presentarsi ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] : "La lingua della sarda nostra nazione, [(] venerabile per la sua antichità, pregevole per l'ottimo fondo de' suoi dialetti, [(] necessaria alla privata e pubblica società de' nostri compatrioti [(], giacque in somma dimenticanza in fino al dì d ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] gli spagn. bellaco [βeˈʎako] e veleta [βeˈleta] rimangono formalmente quasi inalterati, i ➔ prestiti da dialetti germanici, come stocvis, subiscono un ➔ adattamento non solo fono-morfologico ma anche parzialmente semantico per contiguità referenziale ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] 1920 apparve il suo primo lavoro su una rivista scientifica: Altre denominazioni del mirtillo nero (Vaccinium myrtillus L.) nei dialetti alpini, in Archivum Romanicum, IV (1920), pp. 498-500. Le brevi note di quegli anni dovevano rivelarsi poco più ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] Il latino è senza dubbio la fonte etimologica principale, ma numerose parole italiane provengono da altre lingue o dai dialetti. Inoltre, alcune parole hanno una storia di oltre duemila anni, come per esempio armonia, clima, dialogo, dinastia, fisico ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] forme [ʎe lo] (it. diglielo), [ʧe lo] (sicil. faccelo «fa’ questo a lui»), attestate nello standard e in numerosi dialetti (cfr. Maiden 2000). Le varianti [ʎe], [ʧe] sono clitici esistenti che vengono selezionati in luogo della forma non dissimilata ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] lingua italiana, Firenze, Sansoni (1a ed. 1937).
Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica dell’italiano e dei suoi dialetti, vol. 1° (Fonetica), Torino, Einaudi (ed. it. di Historische Grammatik der italienischen Sprache und ihrer Mundarten, vol ...
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ARCAMONE, Ignazio
Alberto Merola
Nacque nel 1614 o 1615 a Bari (il Sommervogel è incerto se il luogo di origine sia Napoli o Bari; ma gli elenchi dei gesuiti compilati a Napoli eliminano questo dubbio [...] una relazione inviata a Roma nel 1647 si diceva che era già in grado di confessare e predicare in quei dialetti "con muita sufficiencia", aggiungendosi che conosceva "tam ben otras lingoas". Il 31 luglio 1651 venne promosso alla professione solenne ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] in -ire, dire appartiene alla seconda coniugazione (da dicĕre, attestato anche in ➔ italiano antico e nei ➔ dialetti, ridotto poi per sincope; ➔ coniugazione verbale). Ciò crea un interrogativo, dal quale possono scaturire dubbi: nella loro ...
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lingue del mondo
Franco De Renzo
Parlare in moltissimi modi
Non è possibile conoscere il numero preciso delle lingue del mondo. Sono migliaia e migliaia e il loro numero non si può far coincidere con [...] lingue e Stati non è dunque buon ;metodo, tant’è vero che non varrebbe nemmeno per ;l’Italia, dove, oltre ai dialetti e alle lingue minoritarie (per esempio l’occitano, l’arberesh, il neogreco), vi sono ora, per effetto dell’immigrazione, altre ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...