In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] volgare, il fiorentino-italiano che aspira ad essere nazionale, a diventare la lingua-tetto al di sopra dei tanti dialetti quotidianamente parlati e a diffondersi in nuovi campi del sapere (filosofia, scienza, diritto) fino a quel momento dominio ...
Leggi Tutto
Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] le forme popolari: i familiari di una persona che abbia l’aggiunto Fabbro si chiamavano (e si chiamano tuttora in parecchi dialetti) i Fabbri: Pietro Fabbri è dunque non Pietro del Fabbro, ma Pietro dei Fabbri (Migliorini 1935: 379).
Non è da ...
Leggi Tutto
Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] non solo, quando in esse compaiono personaggi spagnoli.
Molti ispanismi, d’altra parte, penetrarono nel tessuto lessicale dei dialetti del Sud; sono parole che denominano azioni usuali o oggetti della vita quotidiana: solo per fare alcuni esempi, in ...
Leggi Tutto
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] è dislocata a sinistra (➔ dislocazioni) e ripresa da ella, pronome femminile con valore di ➔ neutro noto a testi antichi e dialetti toscani (Rohlfs 1966-1969: § 450). In (3) si notano idiomatismi e colorite metafore («non ci vo di buone gambe», «mi ...
Leggi Tutto
La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] , come il sardo (appu biu sorri mia currendi «ho visto mia sorella che correva»; ➔ sardi, dialetti) o in altre lingue romanze come lo spagnolo (➔ lingue romanze e italiano):
(70) e al palagio giunte a assai buona ora, ancora quivi trovarono i giovani ...
Leggi Tutto
Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] con presenza di un soggetto espletivo e(gli), proprio del fiorentino e di molti dialetti toscani d’oggi (Cennamo 1997: 158; Jezek 2010: §§ 3.1; 5 ), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti,Torino, Einaudi, 1966-1969, 3 voll., vol ...
Leggi Tutto
L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] und ihrer Mundarten, Bern, A. Francke, 3 voll. (trad. it. Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1966-1969, 3 voll.).
Salvi, Giampaolo (1991), L’accordo, in Grande grammatica italiana di consultazione, a ...
Leggi Tutto
L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] un po’ di pane»]
Un diverso fenomeno è invece l’➔ accusativo preposizionale, che ricorre con particolare frequenza nei dialetti dell’Italia meridionale, nel sardo e nelle varietà di italiano regionale parlate in queste zone, oltre che in alcune ...
Leggi Tutto
La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] tema e della trama; e vi è una linea “bassa”, da commedia (se non addirittura da pochade), spesso intrisa di dialetto e affidata a personaggi tutt’altro che illustri, magari semplici ragazzotti o tifosi da stadio (Giovanardi 2009: 154)
Un fenomeno ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] oralità, e quindi può risultare meno naturale e spontanea in quanto scrittura. Il caso estremo è quello di testi in dialetto (➔ dialetto, usi letterari del), che, invece di presentarsi come più diretti e parlati, sono ricevuti da tutti come ancor più ...
Leggi Tutto
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...