(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] ) di K. Racin e dai componimenti poetici di V. Markovski e K. Nedelkovski, scritti in una lingua basata sui dialetti macedoni centrali. Della poesia partigiana sorta durante la Seconda guerra mondiale sono rappresentanti M. Bogoevski e A. Šopov. Dopo ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] (tedesco dell’Alto Adige, francese in Valle d’Aosta, parlate slovene ai confini nord-orientali);
(b) emarginare l’uso dei dialetti, la cui pratica era percepita come in contrasto con i valori unitari;
(c) chiudere le porte alle parole di origine ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] , Opera per la valorizzazione della Sila, Leggi speciali ecc.) avviata nel secondo dopoguerra.
Dialetti
I dialetti della C. rientrano nel quadro dei dialetti centromeridionali. Si distinguono due varietà: una settentrionale e una meridionale, a S di ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] di Breslavia (18°-19° sec.), apparsi postumi (1815) in una versione bilingue y.-ebraico.
Cultura y. del Novecento
La dialettica fra Illuminismo e ḥasidismo fu arricchita, alla fine dell’Ottocento, da quella che vide opposti da una parte il partito ...
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Nomo della Grecia meridionale (4419 km2 con 89.069 ab. nel 2006), nel Peloponneso centrale, che coincide approssimativamente con l’antica regione storica; capoluogo Tripoli. Territorio montuoso (catena [...] vi rimasero sino al 1822, cacciati dalla rivoluzione nazionale.
Si definisce arcado-cipriota l’unità linguistica degli antichi dialetti greci dell’A. e di Cipro, che presentano molti caratteri comuni. La loro separazione geografica è attribuita all ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] .000 abitanti. Unico porto del paese è la cittadina di Capodistria.
La lingua nazionale è lo sloveno, suddiviso in numerosi dialetti, ma nelle regioni etnicamente miste sono parlati anche l’italiano e l’ungherese.
La religione dominante (57,8%) è la ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] toscano come norma, i tempi erano maturi per l’insorgere di una reazione eversiva da parte delle culture dialettali (➔ dialetto, usi letterari del). Si teorizzava un po’ dovunque la dignità delle varie ‘lingue’ locali (Discorso della lingua bolognese ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e fu dappertutto sostituito dall’arabo. Appartiene al ramo occidentale delle lingue semitiche, frazionato in un gran numero di dialetti: quelli della Palestina (l’aramaico giudaico, cui appartiene anche il galileo, la lingua di Gesù; il cristiano e ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] francese è poco compatta ed è esposta alla continua erosione e successivo livellamento da parte della lingua letteraria; i dialetti che vi si parlano non differiscono molto da quelli delle regioni adiacenti della Francia: per es., le parlate del ...
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lingue del mondo
Franco De Renzo
Parlare in moltissimi modi
Non è possibile conoscere il numero preciso delle lingue del mondo. Sono migliaia e migliaia e il loro numero non si può far coincidere con [...] lingue e Stati non è dunque buon ;metodo, tant’è vero che non varrebbe nemmeno per ;l’Italia, dove, oltre ai dialetti e alle lingue minoritarie (per esempio l’occitano, l’arberesh, il neogreco), vi sono ora, per effetto dell’immigrazione, altre ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...