Regista cinematografico (Francoforte sul Meno 1887 - Berlino 1941). Pittore non figurativo, sperimentò il cinema astratto in diversi cortometraggi e collaborò con F. Lang, L. Reiniger, E. Piscator. Del [...] der Grossstadt, descrizione della vita di una metropoli in cui applicò lucidamente quei principî compositivi, basati sulla dialettica di suono e immagine e sul montaggio ritmico, che caratterizzeranno il seguito della sua opera. Tra gli altri ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] e di Colletti era un marxismo tutt’altro che ‘ortodosso’, in quanto non si ispirava affatto alla linea storicistico-dialettica De Sanctis-Labriola-Croce-Gramsci, che era la linea rivendicata dalla maggior parte dei teorici comunisti e da Togliatti ...
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Filosofo greco, nato, secondo la datazione di Apollodoro, nel 341 a. C. a Samo, dove il padre Neocle, ateniese, era cleruco, e morto tra il 271 e il 270 ad Atene. Già in Samo, ancora ragazzo, poté ascoltare [...] quindi come con questa svalutazione del concetto, nella canonica epicurea non esista propriamente né una logica né una dialettica, allo stesso modo che non vi si trova la giustificazione della retorica, considerata come inutile: una gnoseologia ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] ogni atto come sintesi di volontà volente e operante (p. 102) e volontà deliberata e voluta (p. 226). Ma tale dialettica sporgeva sempre in un’eccedenza, un’opposizione interna, una sproporzione, quasi come una passività da vincere (p. 249). Blondel ...
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ALLEGRETTI, Giacomo
Filippo Valenti
Nacque, presumibilmente, a Ravenna, da Leonardo Allegretti, appartenente a famiglia guelfa di Forlì, in un anno da porsi tra quelli immediatamente precedenti il 1326. [...] abbastanza fondata (cfr. Massera, p. 156) che nel 1357 leggesse filosofia nello Studio bolognese; certo, nel 1358-59 fu lettore di dialettica e di filosofia a Firenze, dove rimase almeno fino al 1365.Benché se ne perdano poi le tracce, è indubbio che ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] l'insieme, e l'intento: riunire il pensiero in sé e il pensiero che si fa mondo, per cogliere la dialettica della sistematicità, la gerarchia del reale in quanto problema di coerenza. Accanto alla Storia, citata, si colloca Scienziati e tecnologi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento è un secolo di transizione, nel corso del quale la profonda compenetrazione [...] tra centro e periferie.
Per consolidare questo itinerario il papato deve attraversare un’ulteriore fase critica nella dialettica con le alte gerarchie ecclesiastiche: il concilio di Basilea (1433-1449) sembra dare nuovo vigore al conciliarismo ...
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Filosofo svedese (n. Skinskatteberg, Västmanland, 1823 - m. 1909), fu prof. di filosofia teoretica all'univ. di Lund (1866-98). Partito da posizioni idealistiche, polemizzò poi contro il personalismo idealistico [...] scuola e contro la dottrina hegeliana della contraddizione logica (Ueber den Satz des Widerspruchs und die Bedeutung der Negation, 1881) cercando di conciliare la dialettica hegeliana con i risultati della scienza moderna (Metafisica, post. 1910). ...
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lenitas
Pier Vincenzo Mengaldo
Il sostantivo e il corrispondente aggettivo lenis (leno) rientrano nel sistema terminologico con cui D. definisce un nodo di concetti fondamentale nella sua riflessione [...] di ‛ dolcezza ' (di lingua e stile, ma con più specifico riferimento alle qualità propriamente foniche del tessuto verbale) e la dialettica con la nozione opposta e complementare di ‛ asprezza '.
Eloquente è l'uso di leno in Cv IV Il 13, dove, a ...
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Gogarten, Friedrich
Teologo tedesco (Dortmund 1887 - Gottinga 1967). Prof. di teologia sistematica a Breslavia (dal 1931) e a Gottinga (dal 1935 al 1955), è stato uno dei principali esponenti della [...] fondò la rivista Zwischen den Zeiten (1922-33) che fu l’organo della «teologia della crisi» (o «teologia dialettica»). Nelle sue ultime opere sviluppò il tema della «secolarizzazione» contrapponendola al «secolarismo»: la prima, come caratteristica ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...