Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] degli elementi linguistici, i quali possono anche apparire spezzati in sillabe, suoni, morfemi o lettere (Bense 1965); nella dialettica tra parole e immagini, né le prime debbono fare da commento alle seconde, né queste da illustrazione alle prime ...
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METRICA
Mario Pazzaglia
(XXIII, p. 102)
Gli studi sulla metrica. - Nel 1962, Metrica e poesia di M. Fubini conclude un trentennio di studi metrici limitati nel numero e avari di proposte metodologiche. [...] di vissuto, reale e ideale, la comunicazione: attraverso la stilizzazione del ''tempo'' di essa ripropone una dialettica esemplare di variazione e persistenza certamente rilevante sul piano antropologico e conoscitivo. In questo senso si può ...
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BINNI, Walter
Novella Bellucci
Nacque a Perugia il 4 maggio 1913, unico figlio di una famiglia di origini in parte aristocratiche, in parte borghesi-terriere. Il padre Renato, come il nonno, era [...] ventisei anni e aveva già definito le linee essenziali della sua vita, destinate a rimanere coerenti in una dialettica continua fra aspetti personali, professionali, tensioni civili. Fu lo stesso Capitini a riconoscere che dal suo più giovane ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] della patria (diffusamente, p. III).
L’apparato di note che accompagna l’orazione fornisce una prova convincente della continua dialettica tra retorica e storia, piccolo e grande che uniforma tutto il testo. Alla retorica dell’esordio appartiene il ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] da contribuire a determinare un salto qualitativo negli studi teatrali» (A. d’Amico, La mia parte di storia, in Passione e dialettica della scena. Studi in onore di Luigi Squarzina, a cura di C. Meldolesi - A. Picchi - P. Puppa, Roma 1994, pp. 62 ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] della didattica delle arti liberali, in special modo per la preminenza attribuita alla grammatica e alla retorica sulla dialettica. Ma c'è un altro notevole testimone degli interessi grammaticali di Paolo, il codice Roma, Biblioteca Vallicelliana ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] le sue ricerche si concentrarono sui canzonieri provenzali e gallego-portoghesi, dedicandosi, nello stesso periodo, allo studio del dialetto natio casalese in rapporto a quello teramano; frutto di questo studio sono i due saggi sulla metafonesi della ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] di manoscritti e restauratore di testi corrotti. La filologia è da lui ritenuta in grado di spiegare i testi ben più della dialettica, che criticò aspramente, come già aveva fatto Leoniceno: a lui e a Ermolao Barbaro il M. si richiama come ai propri ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] d’uso, talvolta libero e scorretto, ma complessivamente buono. Nella conversazione con amici piemontesi e col servo Elia usava il dialetto piemontese (cfr. Beccaria in Alfieri 1983: 15). L’italiano, cioè il toscano classico, fu per lui una vera ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] , col dotto gesuita Pietro Giovanni Perpina, che in quegli anni insegnava al Collegio Romano, intorno a questioni retoriche e dialettiche riguardanti l'invenzione. I quesiti posti dal C. s'inscrivono nella ricerca condotta in vista di un trattato di ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...