QUINTILIANO, Marco Fabio (M. Fabius Quintilianus)
Achille Beltrami
Nacque, secondo ciò che gli antichi tramnandano e che pare ormai non suscettibile di ulteriori dubbî, a Calagurris (l'odierna Calahorra) [...] loro esercitazioni le quali, fondate dapprima sulla discussione di cose reali, e conformate nell'argomentazione alle norme dei dialettici, erano poi state portate, a cominciare dall'epoca di Demetrio Falereo, nel campo del fantastico ed erano venute ...
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GERINI, Giovanni Battista
Franco Cambi
Nacque a Vessalico, nell'Appennino ligure ora in provincia di Imperia, il 9 febbr. 1859 da Giovanni Battista e da Maria Raibaldi. Il G. si venne formando in Piemonte, [...] " dei "singoli scrittori", poco capace di leggere i quadri più ampi, più complessi e dinamici, anche più dialettici, dell'evoluzione storica della pedagogia, ridotta peraltro al solo aspetto della teoria, e delle teorizzazioni filosofiche per giunta ...
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Sternberger, Dolf
Carlo Galli
Filosofo, saggista e pubblicista tedesco, nato a Wiesbaden nel 1907 e morto a Frankfurt a.M. nel 1989. Allievo di Martin Heidegger e di Karl Jaspers, nel dopoguerra insegna [...] di questa. Sono stati il machiavellismo e l’antimachiavellismo, prima i gesuiti e gli illuministi, e poi i pensatori dialettici fino a Benedetto Croce, a definire il Principe un trattato di politica, e a far nascere la politica demonologica moderna ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] , trasformando il genere dall'interno e arricchendolo di significati simbolici, che stabiliscono la continuità fra queste opere, i drammi dialettici e le grandi tragedie dei primi anni del secolo. I drammi romanzeschi di S., in cui l'errore iniziale ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] ambiguità, che stanno di mezzo fra il volgo ed il vero sapiente e si accontentano quindi di soli argomenti dialettici aventi valore persuasivo ma non dimostrativo; i mutakallimūn, con le loro difettose dimostrazioni, finiscono spesso con l'indurre il ...
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Sindacalismo
Bruno Ugolini
(XXXI, p. 830, App. II, ii, p. 831; III, ii, p. 747; IV, iii, p. 333; V, iv, p. 774)
La fine del secolo ha visto le tre Confederazioni sindacali italiane (CGIL, CISL e UIL) [...] della dipendenza dal 'governo amico', come documentano le tante occasioni anche di scontro e di polemica. Una serie di momenti dialettici ebbe come teatro il congresso della CGIL il 2 luglio 1996 a Rimini; quello della CISL il 21 maggio 1997 a ...
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Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI) fondate nel 1944, in concomitanza con la nascita del nuovo stato democratico, sono una delle principali organizzazioni di lavoratori cristiani, e tra [...] la DC. Ma è sempre più questo punto di riferimento che costringe il gruppo dirigente delle Acli a porsi in termini dialettici col gruppo dirigente democristiano" (Trent'anni di storia delle Acli, in Relazioni sociali, 1973, nn. 5-6, p. 23). Lo sbocco ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] pensiero medievale soprattutto per il compito assegnato alla ratio e alla dialettica nell'approfondimento della speculazione dogmatica. Contro la presunzione dei "dialettici moderni", che rischiavano di subordinare la fede alle regole del discorso ...
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TEMPO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giovanni GIORGI
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Luigi VOLTA
. Anche considerato dal solo aspetto filosofico, il concetto del tempo ha dato origine a tal numero di riflessioni e di teorie, [...] , nel tempo considerante non c'è che il presente, di cui il passato e il futuro sono solo gli eterni costituentì dialettici.
Il contrasto non potrebbe essere più radicale (e s'intende perciò come la riflessione sui problemi del tempo sia una delle ...
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ROLLAND, Romain
Musicologo e letterato, nato a Clamecy (Borgogna) il 25 gennaio 1866. S'indirizzò a studî umanistici il cui svolgimento lo condusse a dirette ricerche nei varî centri culturali d'Europa, [...] ., a quella dell'altro polo della musicologia moderna: H. Riemann) la scuola del R. è, comunque, storicista; e i valori dialettici possono svolgervi un giuoco più chiaro e legittimo, proprio in virtù di quel suo perseguire nel fatto artistico (in sé ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...