Fitzmaurice, George
Anton Giulio Mancino
Regista francese, di origine irlandese, nato a Parigi il 13 febbraio 1885 e morto a Los Angeles il 13 giugno 1940. Sebbene non si possa considerare un autore [...] a essere uno dei titoli di maggior richiamo nella filmografia di Rodolfo Valentino, si segnala per il continuo avvicendarsi dialettico di suggestivi primi piani e di fluidi campi lunghi, di sequenze movimentate e di parentesi comico-demenziali, che ...
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Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] che era diffuso allora nella poesia (Mallarmé) e nella pittura (E. Manet, ecc.). In musica, ciò significò un dialettico superamento della composizione a sviluppo tematico (e comunque derivata dal dialogo polifonico) come di quella a melodia strofica ...
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Architetto tedesco( Königsberg 1880 - İstanbul 1938), fratello di Max. Figura centrale del movimento espressionista e del razionalismo architettonico tra le due guerre, partecipò intensamente alla discussione [...] , T. dispiegava la sua personale versione dell'espressionismo, tendente a un'architettura idealistico-fantastica, in utopistico e dialettico rapporto con la natura, scevra da condizionamenti o vincoli tecnico-costruttivi. Dal 1921 al 1924 la sua ...
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FIORENTINO, Francesco
Luca Lo Bianco
Nacque a Sambiase (ora Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro) il 10 maggio 1834 da Gennaro e Saveria Sinopoli; della sua educazione si occuparono gli zii materni [...] Quello che al F. interessava mettere in risalto era l'intreccio fra i due elementi e il loro rapporto dialettico. Inoltre, nella prolusione ritornò sul problema storiografico, affermando che nello svolgimento dei diversi sistemi di pensiero è escluso ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] . è l'attenersi alle più autorevoli opinioni tradizionali senza ricorrere, anzi spesso opponendosi, a ogni innovatore sforzo dialettico e filosofico. Ma di qui deriva anche l'immensa fortuna delle Sentenze, che, dopo alcune prime violente opposizioni ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] e di S. Filippo, nella chiave interpretativa di G.L. Bernini e di Pietro Berrettini da Cortona e stabilendo un contrappunto dialettico con il borrominiano altare Filomarino nella chiesa dei Ss. Apostoli mediante l'esercizio progettuale sul tema di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] si profila il modello di Stato che ispira la progettualità politica degli illuministi.
In un vivace e continuo confronto dialettico – influenzato dalle dottrine di John Locke, stimolato dalle tesi di Montesquieu, infiammato dalle idee di Jean-Jacques ...
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Ladd, Alan (propr. Alan Walbridge)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a Hot Springs (Arkansas) il 3 settembre 1913 e morto a Palm Springs (California) il 29 gennaio 1964. [...] (Veronica Lake) un sentimento misto di amore e pietà, e rivela in extremis una tragica profondità. L'efficace rapporto dialettico con la Lake, la cui tenera avvenenza trovava un perfetto contrappunto nel distacco e nel cinismo da lui ostentati, venne ...
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COLOMBO, Samuele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 17 genn. 1868 da famiglia ebraica osservante. La madre, Fortunata Coen, morì nel darlo alla luce. Il padre, David, modesto ciabattino, [...] su una questione di diritto matrimoniale nel quale il C. fa sfoggio di una profonda cultura valorizzata con il metodo dialettico del Talmūd. Nel 1904, a Livorno, uscirono due saggi che rivestono una certa importanza per seguire lo sviluppo filosofico ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] e di Korsch, e mai approfondito sul piano dell'analisi economica. Del marxismo ad A. interessa soprattutto il metodo dialettico. Pur esprimendo un'adesione di fondo al materialismo storico, A. (come Horkheimer) si impegna al tempo stesso in campi ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...