Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] nell’ecclesiologia del movimento e presto i riferimenti alla degenerazione silvestrina si trovano anche in Francia86, e, seguendo la diaspora valdese, nei paesi germanici87. Poco prima del 1270 l’Anonimo di Passau rileva tale ‘errore’ (caduta nel IV ...
Leggi Tutto
Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] con Enrico III, che si concluse con la cattura dello stesso pontefice da parte di Roberto il Guiscardo, astro sorgente della diaspora normanna in quell'area, il papato fu però indotto ad accettare il fatto compiuto. Nell'agosto di sei anni dopo la ...
Leggi Tutto
FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] a Pisa significò anche l'immediato coinvolgimento nello scontro tra vecchi e giovani docenti dell'ateneo, sfociato nella diaspora di alcuni dei migliori professori della nuova generazione, e culminato nella nota disputa tra il Grandi e Bernardo ...
Leggi Tutto
CELESTINO da Verona
Valerio Marchetti
Figlio di Lattanzio Arrigoni da Verona, il suo vero nome era Giovanni Antonio. Non conosciamo né la data di nascita né quella del suo ingresso nell'Ordine francescano [...] il genere humano". Si tratta di una tesi radicale che era ampiamente circolata negli ambienti più eterodossi della diaspora ereticale italiana in Svizzera fin dai tempi di Bernardino Ochino (cfr. D. Cantimori, Ereltici italiani del Cinquecento ...
Leggi Tutto
La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] e, agli occhi dei romani, ancora non chiaramente distinti – arrivano in Occidente e in particolare a Roma dopo la diaspora: traduzioni poi cancellate dalla Vulgata di Girolamo, ma in parte riconoscibili sotto la tradizione di Vetus Latina, alla cui ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] presente, per cogliere in modo adeguato la vitalità religiosa del III secolo, che, oltre al persistere della diaspora giudaica e all’affermarsi progressivo del cristianesimo, esso vide anche il sorgere di nuove religioni dal respiro universalistico ...
Leggi Tutto
APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] immagini sacre. Anche ammettendo che tale prescrizione si fosse attenuata o venisse disattesa specie presso le comunità della diaspora, i riscontri figurativi giudaici sono troppo episodici e tardi per avere valore probante. Né per spiegare i ...
Leggi Tutto
L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] varie tendenze ideologiche (farisei, sadducei, esseni, ecc.), che si distinguevano all'interno del giudaismo sia palestinese sia della diaspora. Per tornare a Paolo, non consta che egli abbia potuto portare a effetto il proposito di recarsi a Roma ...
Leggi Tutto
LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] Lattes, Jerusalem 1951, pp. 9-26 (in ebraico); R. Bachi, Saggio sul "Discorso" di S. L. sulle condizioni degli ebrei nella diaspora, in Id., Israele disperso e ricostruito: pagine di storia ed economia, Roma 1952, pp. 97-139; F. Secret, Un texte mal ...
Leggi Tutto
ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] di un Avestā molto più ampio di cui la maggior parte andò distrutta all'epoca mongolica. Ci fu allora una diaspora persiana verso l'India. A quei rifugiati risalgono le odierne fiorenti comunità dei Parsi che, concentrate specialmente nella regione ...
Leggi Tutto
diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si disseminano in varie parti del mondo; in...
diasporato
agg. Che ha vissuto la diaspora ebraica. ◆ Io per esempio, quando capito in una città sconosciuta, consulto le pagine gialle alla voce «antiquari» e cerco subito librerie che abbiano un nome semita. Tanto per dire, se sono in America,...