Creuz, Friedrich Karl Kasimir von
Letterato e filosofo (Homburg 1724 - ivi 1770). La sua fama è legata all’opera Versuch über die Seele (1753), nella quale propone un’originale soluzione del problema [...] psicologia razionale, assumendo una posizione intermedia tra l’empirismo e la psicologia wolffiana. Di lui si ricordano anche la tragedia Der sterbende Seneca (1754), il poemetto filosofico Die Gräber (1760) e le Considerationes metaphysicae (1760). ...
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Poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973). Ottenne il primo riconoscimento col premio conferitole dal "Gruppo 47" per le poesie riunite in Die gestundete Zeit (1953), nelle quali i motivi ideologici [...] rimata), pur senza perdere di profondità. Di singolare interesse (a parte alcuni testi minori, fra i quali ricorderemo i radiodrammi Die Zikaden, 1955 e Der gute Gott von Manhattan, 1958, in forma di ballata) sono altresì i volumi di racconti Das ...
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Linguista tedesco (Salisburgo 1898 - Graz 1967), dal 1941 prof. nella univ. di Graz. Si è occupato di questioni generali indoeuropee (Die erste indogermanische Wanderung, 1936), dell'origine degli Etruschi [...] (Der Ursprung der Etrusker, 1938), di linguistica greca (Griechische Sprachwissenschaft, 3 voll., 1954-66) ...
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Scrittore (Vienna 1781 - ivi 1862). Popolarissimo nel mondo teatrale viennese per i suoi rifacimenti, libretti, parodie (famosa quella del dramma Die Schuld di A. Müllner), compose anche poesie in dialetto: [...] Gedichte in niederösterreichischer Mundart (1828), che restano le sue cose migliori ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] theologische Jugendschriften, e cioè Das Leben Jesu e Die Positivität der christlichen Religion. Nel 1796 tornò a Stoccarda ) e gli abbozzi di quello che sarà il saggio su Die Verfassung Deutschlands. Alla morte del padre, avvenuta all'inizio del ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] , su singoli elementi e aspetti del fatto linguistico, con aperture anche verso la comparatistica. Suo capolavoro fu però il postumo Über die Kawisprache auf der Insel Java (3 voll., 1836-40), cui fece da premessa, anch'esso postumo, il saggio Über ...
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Filosofo tedesco (Baruth, Slesia, 1858 - Lipsia 1922); si occupò soprattutto di problemi sociali e di pedagogia. La sua opera principale, Die Elemente der Erziehungs- und Unterrichtslehre, ebbe dieci edizioni [...] (10a ed. 1923); fu prof. nell'univ. di Lipsia dal 1897 e diresse inoltre (1902-15) la rivista Vierteljahrschrift für wissenschaftliche Philosophie ...
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Scrittrice tedesca (Danzica 1713 - Lipsia 1762); moglie di J. C. Gottsched, collaborò alle sue iniziative culturali, in particolare alla riforma teatrale da lui promossa. Scrisse commedie di scarsa originalità [...] , de La femme docteur ou La Théologie janseniste tombée en quenouille del gesuita G. Bougeant; Die ungleiche Heirat, 1743; Die Hausfranzösin oder die Mamsell, 1744; Das Testament, 1745). Per la Deutsche Schaubühne del marito tradusse, in parte anche ...
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Filologo classico e giurista (Hagenau 1886 - Berlino 1954), professore in varie università tedesche e direttore di due note riviste filologiche: Die Antike (1937-44) e Philologus (1929-54). Tra le sue [...] opere più importanti: Summum jus summa iniuria (1926); Römische Rechtswissenschaft und Rhetorik (1949). Socio straniero dei Lincei (1947) ...
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Germanista tedesco (Grossthiemig 1850 - Heidelberg 1926), prof. (1888-1919) all'univ. di Heidelberg. Da rilevare, fra le sue opere filosofiche, Die Handschriftenverhältnisse des Nibelungenliedes (1900); [...] fra le linguistiche, Gotische Grammatik (1880). Nel 1874 fondò e diresse (con H. Paul) i Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.