Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] 2000-1600 a.C.), l’espressione più alta dell’accadico; il paleoassiro (circa 2000-1700 a.C.), che conserva, a differenza del babilonese, alcune vocali in iato non contratte; il mediobabilonese (circa 1600-1000 a.C.); il medioassiro (circa 1500-1000 ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] di massa lo ammettono: i vini ma non i bestiami), perde il suo valore di massa per assumerne uno di tipo. Si osservi la differenza:
(1) beve molto vino [= beve una grande quantità di vino, quale che ne sia il tipo»]
(2) beve molti vini [= beve molti ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] . Sebbene la diversa struttura della frase in (19) non sembra alterare il significato dell’intera sequenza, tuttavia una differenza sussiste a livello informativo e cognitivo: in ogni membro la relativa permette infatti di scindere in due momenti ciò ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] partitivo, è una sorta di plurale dell’articolo indeterminativo, non avendo quest’ultimo una sua forma specifica. Questa differenza può essere notata facilmente: mentre il partitivo singolare può essere sostituito dall’espressione una parte di ma non ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] le distinzioni tra e aperta e chiusa, o aperta e chiusa, s sorda e sonora, giacché la z è assai meno frequente. A differenza però di quelle, la distinzione tra due z non è mai neutralizzata, ossia vale per tutte le posizioni in cui si possono trovare ...
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Fisica
Lo stato l. è quello stato di aggregazione della materia nel quale una sostanza ha volume ben determinato e pressoché invariabile per qualunque valore della pressione, ma non ha forma propria, e [...] di B. Pascal.
Per i l. reali la tensione tangenziale (o sforzo di taglio) τ che nasce per effetto di una differenza dv di velocità fra due strati contigui distanti dx è funzione del gradiente di velocità dv/dx. In molti casi tale relazione ...
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Botanica
Uno dei due modi di accrescimento della membrana cellulare, e cioè quello che è dovuto alla deposizione di sostanze, per es. della cellulosa, sulla membrana già esistente con conseguente ispessimento [...] il termine a cui si riferisce o seguirlo, e spesso ha ulteriori determinazioni (per es., Pirro, re dell’Epiro). A differenza dell’attributo, l’a. ha sempre funzione accessoria. Nelle lingue fornite di declinazione, l’a. concorda sempre nel caso col ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] , ognuno di quattro pāda. Il corpus dei sūtra è preceduto da un catalogo di fonemi che è simile a quello di Pāṇini (v. cap. VIII, par. 2), ma presenta qualche differenza: (1) a i u Ṇ; (2) ṛ K; (3) e o Ṅ; (4) ai au C; (5) h y v r l Ñ; (6) ñ m ṅ ṇ n M ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] di omettere del tutto la forma verbale.
Si devono dunque valutare le due colonne dei paradigmi verbali in modo differente: la colonna in accadico fornisce un'elaborata descrizione della lingua madre dei compilatori, benché contenuta nei limiti di un ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] definizione del significato dei termini che la compongono (Magris 2002b; Negrini 2003), i quali si presentano infatti, a differenza di ciò che avviene nel linguaggio comune, come unità univoche (è univoca la relazione tra forma e oggetto/concetto ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....