Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] dalla metà del Novecento, si chiama comunemente un pidgin (➔ italiano come pidgin; ➔ contatto linguistico); tuttavia, a differenza dei pidgin finora documentati, nella cui struttura sono coinvolte lingue diverse e lontane fra loro, gli elementi che ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] a quei tempi in Italia), bene il latino (come risulta, fra l'altro, dalle epigrafi da lui composte: ché, a differenza del Giordani, del Muzzi e di molti altri puristi, egli fu ostile all'epigrafia in volgare), con particolare predilezione l'italiano ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] 2003). La Grammatichetta, che si suppone scritta tra il 1434 e il 1438, è basata sull’uso vivo fiorentino (a differenza delle prime grammatiche italiane a stampa, più tarde, dell’inizio del XVI secolo, fondate sul linguaggio letterario). L’intento di ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] ragazzi
Il participio passato dei verbi inaccusativi, inoltre, può occorrere in funzione attributiva (partiti in 44 a.) (➔ attributo), a differenza del participio passato dei verbi inergativi (ad es. *giocati in 44 b.):
(44)
a. i ragazzi partiti in ...
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Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Dagli ‘esodati’ allo ‘spread’ con tutti i suoi derivati (caro-spread, anti-spread). Questi alcuni dei termini più ricorrenti nel corso dell’anno. Insieme a ‘tecnogoverno’ [...] salute dell’Italia (e dei suoi governi) si misura oggi con l’infallibile ‘spreaddometro’, il numero magico che indica la differenza tra il rendimento dei BTP decennali tricolori e i loro gemelli tedeschi. Più è alto, più stiamo male (Ettore Livini ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] quando che, come che, dove che. L’area delle ➔ preposizioni, meno soggetta al controllo normativo consapevole, presenta vari esempi di differenza rispetto allo standard: estensione dell’uso di da (mi fa da ridere, sa da pesce) e di su (siamo stati su ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] e femminile): «baciarli [a lei] la bocca e ’l bel visaggio» (Guinizzelli, in Segre & Ossola 1997: 390). Per marcare la differenza di genere al singolare e quella di numero al plurale l’italiano introdusse rispettivamente le forme le < illae e ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] e aspetto sono strettamente connesse: tale forma verbale colloca un evento anteriormente rispetto al momento dell’enunciazione, ma, a differenza del perfetto, lo presenta come non concluso, in corso in un momento del passato. È spesso utilizzato:
(a ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] da riflessivo tonico (manca l’equivalente di it. sé) e da forma di cortesia, con opposizione di genere a differenza dell’it. lei. Si notino anche i dimostrativi neutri [sɔŋ] / [lɔŋ] «questa / quella cosa», riferibili esclusivamente a entità inanimate ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] quale sia la variante ‘corretta’. Per fare un esempio, rispetto a giovane, giovine è senza dubbio ‘antiquato’; però la differenza tra giovinezza e gioventù serve, per quanto in modo sfumato, a distinguere due sensi (il primo ha una sfumatura di ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....